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Tre “cartoline dalla Sicilia”

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Mare sporco, treni e Catania-Siracusa.
 
di Vincenzo Mannello
 
Tre passaggi, su La Sicilia del giorno 25, hanno catturato la nostra attenzione relativamente a quanto trattavano gli articoli in cui erano inseriti: “mare sporco a Fondachello”, “Sicilia dallo slow food allo slow train” e “Ct-Sr, via ai lavori nelle gallerie buie”. I 70 e passa intossicati dopo un (non certo) salutare bagno in quelle acque avranno appreso con gioia che non è solo il mare di Mascali ad avere problemi, ma “tutto il litorale ionico”, ovvero per circa 180 km di costa…!  Mizzica, a posto siamo!

Inutile che, vedendo in mare macchie maleodoranti e ribollenti, raccogliamo ombrellone e sediolina (quando, purtroppo, non restiamo incastrati dall’aver pagato il lido) per spostarci da qualche altra parte. Il rischio rimane troppo alto vista l’ampiezza del fronte “inquinamento”.

Però il primo cittadino mascalese tiene a ribadire che “il depuratore consortile” funziona perfettamente e che “l’ Asp (Azienda sanitaria provinciale) controlla, da aprile, due volte al mese” il tratto di competenza…stop! Due volte al mese da aprile? Ovvero 9 o 10 volte ad oggi?  Luglio ed agosto, con centinaia di miglia di bagnanti in acqua hanno contato su 3-4 controlli di “campioni prelevati” dalla Asp?

Ecco il dettaglio che ha colpito e che si vuole porre alla attenzione dei lettori: può mai essere questo un controllo sufficiente? Personalmente, recatomi a volte da quelle parti, ho pure avuto timore di bagnarmi visto lo schifo in acqua…sempre, si vede, sono stato sfortunato in relazione ai prelievi…

Passiamo alle dichiarazioni dell’amministratore di Ferrovie e del ministro Del Rio che hanno celebrato, assieme alla Tav in Italia (leggasi  Nord-Centro), l’importanza del “treno lento”, quello che porta i turisti alla visita del barocco siciliano e della Valle dei Templi…oddio, pensavamo si riferisse ai normali collegamenti esistenti tra le città siciliane che turisti ne portano pochissimi ma che, in quanto a lentezza, si crede si pongano tra i primi al mondo! Dettaglio che gli illustri personaggi non hanno spiegato: ammesso si realizzasse (non ci crederemo neppure dall’aldilà) una Tav sicula, davanti allo Stretto si rimarrà in contemplazione o si leviterà per virtù sovrannaturale?

Terza ed ultima osservazione
: l’Anas ha aspettato (senza degnarsi di dare spiegazioni) metà anno per iniziare i lavori di riaccensione delle luci nelle gallerie della Catania-Siracusa!
La “manutenzione straordinaria” citata ha bisogno di tutti quei corollari previsti dal “protocollo di legalità”?  Per una somma (1.130.000 euro) la quale, rapportata alla disponibilità in miliardi dell’Anas, sarebbe come cambiare una lampadina in famiglia? Allora la dicano tutta: il viadotto Himera lo vedranno nuovamente in piedi i nostri nipoti (forse) e la Rosolini-Gela non vedrà mai la luce…

@v_mannello

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Di Redazione Elzeviro.eu

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