“Sono Pd e avrei proprio voluto che vincesse il sì all’accettazione del piano dei creditori della Grecia. Sono convinto che ci voglia più Europa, non meno Europa. Le quote dei migranti (non si dice immigrati o, peggio, clandestini) vanno divise, ma noi li riconosciamo tutti come profughi, così esercitiamo l’umanissimo dovere di Accoglienza.
Ho dei parenti che lavorano nelle cooperative dell’accoglienza, ma ritengo sia uno scandalo quello dei delinquenti delle coop romane. Sicuramente i vertici del partito non li conoscono. Sono proprio stufo del razzismo idrofobo e dell’ipocrisia della politica della ruspa: non esistono zingari, ma solo etnie secolari e da rispettare, che debbono godere di sanità, luce e gas perché fanno ormai parte della politica italiana.
La nazione rom è da riconoscere come minoranza linguistica ed etnica e pertanto è da tutelare con leggi speciali da approvare il più presto possibile.”
Sono quelli sopra i pensieri naturali dei militanti della pseudosinistra radical imperante in Italia: gente inutile e deleteria, che guida il terzo esecutivo (dopo quello tecnico di Monti e il fugace Letta) non votato da chicchessia e nominato da un presidente postcomunista e golpista. Loro sono i cosiddetti dem, e per loro Obama si meritava il premio Nobel per la pace, dopotutto è il primo presidente nero degli Stati Uniti, quel gran paese dove sono legali i matrimoni omosessuali, anche se, piccolo particolare, ancora fanno fuori la gente.
Segue il profilo del militante di Forza Italia: non preoccupatevi, è altrettanto banale.