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«Vogliono impagliare l’orso russo, ma il popolo e’ con me»

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Incalzato sul clima ti tensione geopolitica di cui per molti è l’autore, Putin risponde: “Le basi Usa sono in tutto il mondo, noi ne abbiamo solo due all’estero. Spendiamo 10 volte meno del Pentagono. E gli aggressivi saremmo noi?”

PUTIN A TUTTO CAMPO – Una metafora interessante, quella espressa nelle ultime ore da Vladimir Putin. Nella annuale conferenza stampa di lunga durata, il Presidente della Federazione russa, ha attaccato duro, prima chi vuole sedare il paese più esteso del mondo, dicendo: “Vogliono che l’orso stia seduto tranquillamente e mangi il miele,ma tentano di metterlo in catene, di cavargli i denti e strappargli artigli per impagliarlo”.
La sua invettiva si è poi spostata sui nuovi muri eretti dall’Occidente, ancora vassallo degli Usa: “il muro di Berlino è crollato, ma si costruiscono nuovi muri nonostante i nostri tentativi di collaborare. L’espansione della Nato non è forse un muro, un muro virtuale? “I nostri partner si credono un impero, ci vogliono vassalli”. 

Incalzato da più fronti sulla situazione ancora molto tesa in Ucraina, Putin si difende, dicendo come in Ucraina non vi siano soldati russi, bensì “solo volontari non pagati che si sono mossi per il richiamo del cuore“. Questo per rispondere direttamente ad un cronista ucraino con una maglietta con su scritto “quanti soldati russi avete mandato nel nostro paese?”.  In seguito ha anche detto che intende rispettare gli accordi, finora rimasti lettera morta, siglati a Minsk per la pace nell’Ucraina dell’Est, e si è detto convinto che il presidente Poroshenko sia sulla stessa linea d’onda, ma lasciando intendere che, forse, non sia ben consigliato in merito.

Dopo il crollo dell’Unione sovietica nessun aereo militare russo aveva più sorvolato l’Europa dell’ovest, mentre questa attività è ripresa in tempi recentissimi. Tale azione operativa ha lasciato molte domande ed accuse “Putin sta riformando un clima da guerra fredda” e simili… A tali domande lo “zar” ha risposto con un semplice “Noi non attacchiamo nessuno, ma difendiamo i nostri interessi nazionali e questo non piace agli altri paesi”. Ha aggiunto infine una non trascurabile nota in merito, facendo un parallelo con l’America: “Le basi Usa sono in tutto il mondo, noi ne abbiamo solo due all’estero. Spendiamo 10 volte meno del Pentagono. E gli aggressivi saremmo noi?”.

Interrogato poi sull’economia, l’ex premier russo ha detto: come la Russia abbia le risorse sufficienti per uscire dalla crisi, in un massimo di due anni. Ha confermato la fiducia nei suoi collaboratori e minimizzato la crisi irrefrenabile del Rublo. Solo una nazione ancora sovrana  come il Giappone, appunto la Russia o la Cina, ad esempio, può non dar troppo peso alle variazioni isteriche dei mercati dei cambi per pianificare una politica economica e monetaria a lungo o lunghissimo termine.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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