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Perché a Parma il M5S non ha bloccato l’inceneritore?
“Non aver combattuto e vinto la battaglia contro la ‘dirigenza politicante’ Iren, priva di strategia industriale moderna e capace solo di accumulare miliardi di debiti, ha creato un danno enorme al paese, non solo al Movimento, quando Parma poteva diventare il simbolo di una svolta decisiva, in senso europeo, delle politiche ambientali/infrastrutturali nazionali: c’erano tutte le condizioni” è quanto scrive Walter Ganapini, cofondatore di Legambiente ed ambientalista di antica data. Ganapine, che è stato altresì presidente di Greenpeace Italia, in una lettera pubblicata sul blog di Beppe Grillo accusa senza mezzi termini Federico Pizzarotti, sindaco di Parma.
“Prima e dopo la tua elezione – scrive nella lettera Ganapini – ho esibito la mia faccia su giornali e televisioni a supporto di una battaglia contro l’inceneritore che tu non hai mai neppure iniziato, una volta conclusa la campagna elettorale (sarò curioso, un giorno, di capirne il perché).
La domanda sottaciuta nella parentesi è forse retorica, ma per dipanare eventuali matasse di dubbio affermiamo pacificamente che la risposta è una e concerne l’appagamento e una poltrona, insieme all’essere catapultato sotto i riflettori nazionali quale primo politico di rilievo eletto in seno al M5S. E se il buongiorno si vede dal mattino, il M5S ha perso molti voti anche grazie a Federico Pizzarotti.
