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Il colpo di coda del caimano

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Nato sotto il segno della bilancia, Berlusconi pesa tutto nei minimi particolari come un farmacista. Può cascare il mondo, ma non il patto del “Nazareno”, che a quanto pare non si basa solo sulle riforme. Anche se non è andato in onda in diretta streaming e deve rimanere segreto, qualche indiscrezione è trapelata ed il “Fatto Quotidiano” non s’è fatto scappare l’occasione di pubblicare alcune “carte occulte” (ed occultate) donde emerge giustamente il “salva Mediaset” (che conferisce lavoro a migliaia di persone), punto fondamentale per l’ex cavaliere.

Inoltre sul piatto c’è la solita riforma della giustizia che così tanto gli sta a cuore, seguita dall’Italicum, la nuova legge elettorale che costringerà Alfano, La Russa e gli altri a coalizzarsi con lui se non vogliono fare la fine di Fini, che lasciando la casa madre del Pdl s’è perso nel nulla. Dal canto suo Renzi, che per la prima volta ha ammesso che il suo obiettivo è difficile da centrare, ha bisogno della stampella “invisibile” (o quasi) del suo amico Verdini (che fa sempre breccia nel cavaliere) per poter blindare la sua maggioranza “capricciosa” ed altalenante.

Berlusconi è bravissimo nel dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, ma tiene sempre in tasca quello finale che non svela a nessuno. Occorrono notevoli doti naturali per tenere i piedi in tante staffe, pur di rimanere in sella. Genio e sregolatezza, un binomio che è sempre di moda. Chiamatelo caimano, camaleonte o come volete, ma piaccia o non piaccia, ora bisogna dare ragione alla vignetta di Vauro, che ha cambiato l’articolo n°1 della costituzione: “l’Italia è una repubblica fondata su di loro” (Napolitano, Renzi e Berlusconi). | Giuseppe Franchi Naa

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Di Redazione Elzeviro.eu

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