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Meteorologi uccelli del malaugurio

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L’ennesima tempesta del secolo che mai avverrà.

Il popolo italiano sta vivendo forse il peggiore momento della sua storia dal dopoguerra ad oggi con cinquanta milioni di cittadini costretti a stare rinchiusi a casa in preda all’angoscia di un contagio sempre in agguato e senza la prospettiva di un futuro migliore almeno nelle prossime settimane/mesi.

Eppure in un momento come questo c’è una categoria che continua imperterrita a cadere negli stessi vizi di sempre contribuendo non poco a spargere alcool e tizzoni ardenti sul fuoco delle nostre inquietitudini ataviche. Sì signori…sono sempre loro, sto parlando della categoria dei “famigerati” meteorologi, quelli per i quali una spolverata di nevischio diventa la tempesta del secolo pronta a spazzarci via dalla nostra storia e dalla nostra stessa vita.

Quello che siamo costretti a fare in questo momento è un vecchio discorso già affrontato più e più volte sebbene in momenti decisamente più ameni e sereni.

Questa categoria di veri e propri “uccelli del malaugurio”

con tanto di patentino autenticato al seguito sono da sempre i più “sensibili” al discorso dell’assunzione di responsabilità nel caso di sciagure ed eventi anomali non sufficientemente sottolineati ed annunciati. Quella che hanno è una vera e propria paura atavica paralizzante e condizionante che rende le loro favelle tristi e angosciose per noi che li ascoltiamo ma tranquillizzanti per la loro tremebonda coscienza.

Il terrore che da sempre hanno di essere accusati di non aver previsto in tutta la loro gravità possibili catastrofi naturali, tempeste inaudite e quant’altro “fa spettacolo”, li rende particolarmente attenti ad abbracciare con leggerezza un’altro genere di responsabilità forse ancora più subdola e per noi apportatrice di sconforto: quella del “procurato allarme”.

Un procurato allarme che in questo momento finisce inevitabilmente per acquisire i caratteri di un’odiosa ed esecrabile volontà di accrescere la nostra insicurezza e il nostro stress. Il prevedibile e inqualificabile carosello è già iniziato a metà della scorsa settimana quando le solite previsioni apocalittiche avevano previsto con presuntuosa sicumera per questa settimana l’arrivo di temperature siberiane e di un vortice di correnti da day after che avrebbero trasformato la nostra penisola in un immenso iceberg e che ci avrebbe sepolto sotto una coltre di neve degna dell’era glaciale.

Come previsto ampiamente

questo scempio climatico alla fine, grazie al cielo, non si è avverato. Le temperature saranno pure scese di una dozzina di gradi con qualche lievissimo principio impercettibile di nevischio almeno in Lombardia ma il tutto non è andato oltre al solito, prevedibile e benevolo strappo climatico tipico del mese di marzo.

Non contenti di aver provato a spargere nelle nostre coscienze il tarlo dell’inquietitudine, i nostri “amici”, potremmo scritturarli per il programma pomeridiano della De Filippi, in questi giorni ci riprovano con “perfida” e “sadica” puntualità a spaventarci e a stressarci ancora di più prevedendo anche per la prossima settimana un altro “tzunami” meteorologico ancora più tragico del precedente, pronto a darci il classico colpo di grazia…grazie, scusate il gioco di parole, ne avevamo proprio bisogno…soprattutto dopo tre settimane di reclusione e di angoscia.

Stando a quanto questi poco simpatici signori stanno di nuovo gridando per le strade, ahinoi sempre più deserte, come tanti strilloni infoiati, nei prossimi letali giorni la natura ci si rivolterà contro facendoci ripiombare nel peggiore inverno glaciale della nostra storia.

Ieri si leggeva in uno dei siti più noti che le temperature scenderanno a -4

ma percepite, udite udite, come -7, con nevicate sovrabbondanti dappertutto, sui monti, sulle colline, a bassa quota e magari, visto che…ci siamo in tutti i sensi, anche dentro casa. Ovviamente, come sempre, è passata in secondo piano la modifica di tale previsione che nel giro di 24 ore, bontà loro, è passata dai letali -4/-7 ai soli -1/0 gradi e con una netta diminuzione delle precipitazioni nevose che alla fine saranno per lo più a carattere di nevischio o simile.

Ma state tranquilli, dopo l’urlo iniziale a base di slogan terroristici per acchiappare più audience possibile, i -1/ zero aggiornati ad oggi finiranno per diventare i più tranquillizzanti +1/+2 con un discreto e naturale abbassamento delle temperature che durerà al massimo 24/36 ore lasciandoci tutti ancora vivi e concentrati sul problema più grave che ben conosciamo.

Però lor signori potranno andare a dormire sereni con la loro coscienza di “patentati iettatori” ma dalla fedina penale trasparente…occhio però che qualcuno, soprattutto in una situazione così drammatica,  potrebbe ricordarsi che esiste anche il reato opposto di procurato allarme e…rendervi pan per focaccia alla luce di uno splendido sole di primavera alla faccia vostra!

 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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