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La deriva mondialista

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C’è un punto oltre il quale non è possibile andare .Affermare la verità non basta, bisogna istruire le menti (fin dalla primissima infanzia) per mutare l’opinione pubblica manipolata dai media, che per sopravvivere sono costretti ad assoggettarsi al potere del denaro. Diversamente non c’è scampo.

A piccoli passi stiamo andando verso una deriva mondialista , verso un meticciato politico che distrugge la nostra identità. Considerare italiani i bambini nati nel nostro territorio (da genitori stranieri) che frequentano le nostre scuole (come vuole il Pd) è un’assurdità, non razzismo.Salvaguardare i propri usi e costumi, la propria cultura e la religione dall’invasione straniera, è casomai patriottismo, nazionalismo. Siamo a casa nostra e vogliamo rimanerci con le nostre radici secolari (nel bene e nel male) senza subire sfratti.

Sulla deriva in atto la dice lunga il dicastrero delle “pari opportunità e dell’integrazione” affidato alla tedesca Josefa Idem, nonché la delega di sottosegretario affidato alla congolese Cecile Kjenge, che orgogliosamente afferma di non essere “di colore”, ma “nera”. Quello che non è giusto è che sia stata nominata lei (anche se gli insulti alla sua persona sono fuori luogo e da condannare), perché si ha l’impressione che a venir integrati, fra milioni di stranieri, debbano alfine essere, seguitando su questa china, gli Italiani in casa propria. Avanti di questo passo, fra meno di 20 anni, vista la prolificità degli immigrati, gli Italiani saranno una minoranza e dovranno subire abusi di ogni tipo. E questo è intollerabile ed inammissibile, non evoluzione e progresso.

Giuseppe Franchi – mov. Noi automobilisti

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Di Redazione Elzeviro.eu

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