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Chiudere il museo Lombroso

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TORINO – Nell’ambito della democrazia partecipata che il movimento di Grillo sta tentando di porre in essere ognuno può fare una proposta e, se presa seriamente in considerazione da un certo numero di utenti riceverà degna eco politica, con la possibilità di essere avverata. Iscriversi al blog di Beppe Grillo non significa iscriversi al M5S, ma permette di votare molte proposte come quella di cui sotto, affinché vengano portate a giusta risonanza. Tuttavia talvolta l’ignoranza di alcune proposte, ricevuta la giusta eco e ampliata dai mezzi di comunicazione e dal web, fa apparire le cose diverse da come sono.
Ma vediamo la “proposta” riportata recentemente (15/02/2012) su beppegrillo.it: Propongo di inserire all´interno del programma del Movimento 5 Stelle la chiusura immediata del Museo Lombroso (Museo di Antropologia Criminale ndr) a Torino e la restituzione dei corpi di meridionali oscenamente ancora esposti come trofei di guerra a dimostrazione dell’ inesistente inferiorità genetica delle popolazioni del Sud Italia: le sue teorie, ancora solo in Italia assurdamente sostenute, furono alla base dello sterminio degli ebrei e dei rom. Il Comitato Nolombroso.org ha proposto una petizione online per la rimozione ufficiale delle teorie criminologiche di Cesare Lombroso dai libri di testo e la soppressione della commemorazione odonomastica e museale a nome “Cesare Lombroso”, e Beppe Grillo ha espresso gia´ il suo parere favorevole per la sua chiusura http://www.youtube.com/watch?v=m9xztbXLFIM Gli effetti di un razzismo strisciante nei confronti dei meridionali e´ ancora presente in tutta la penisola, nella vita quotidiana così come nelle manifestazioni sportive. La chiusura del Museo Lombroso costituisce un forte segnale soprattutto per i giovani e al contempo una forma di rispetto della dignità dell´uomo.
Proposto da Daniele Pantalena.

Su internet già era esplosa la polemica nell’a.D. 2010: in mille e trecento. Tutti a dare addosso a Cesare Lombroso e al Museo di Antropologia Criminale, inaugurato nel novembre dello stesso anno al Palazzo degli Istituti Anatomici dell?Università. Il «suo» museo. «I meridionali contro il museo lombrosiano a Torino» è il nome di un gruppo nato su Facebook che ha organizzato, l’8 maggio 2011, una manifestazione di protesta. «Quel museo – sostengono gli organizzatori del gruppo che in pochi giorni ha raccolto 1330 adesioni – contiene studi utilizzati dagli stessi nazisti e ormai smentiti nettamente dalla scienza ufficiale. Cesare Lombroso, infatti, teorizzò l?inferiorità della “razza meridionale”, che sarebbe stata geneticamente portata alla delinquenza». 
Tuttavia la questione appare alquanto diversa da quanto prospettata dal Pantalena e la polemica sembra essere stata montata inutilmente, con un odio cieco e inutile. Constatato anche che Torino è la IV città con più meridionali d’Italia la polemica sembra oltremodo insensata. Grillo è stato forse male informato. 
Poco importa infatti ai contestatori che, a cento anni dalla morte, le teorie lombrosiane sull?«atavismo criminale» siano state ampiamente superate e che l?allestimento del museo sia incentrato sul concetto di devianza, e inviti a un confronto con il metodo scientifico, anche quando sbaglia. 
Tra le pagine aperte alle discussioni del gruppo il padre dell?antropologia criminale viene liquidato come razzista, uomo talmente abbietto che non «avrebbe per niente sfigurato tra i criminali nazisti e razzisti processati a Norimberga». L?accusa al Museo, che viene definito «museo degli orrori» è spiazzante: «Celebrare il razzista Cesare Lombroso – si legge nella presentazione del gruppo – che marchiò come razzialmente inferiori ed antropologicamente criminali gli abitanti dell?Italia del Sud, è segno di tracotanza che la dice lunga su come è ancora attuale la politica Colonialista Sabauda». 
La politica colonialista sabauda? Si tratta di un museo scientifico che ripropone studi antichi e moderni, con criticità e obiettività moderna, non certo di un museo razzista. Ed il suo nome, oltretutto non è “museo Lombroso”, bensì, Museo di antropologia, una sezione del Palazzo degli Istituti Anatomici dell’Università degli Studi di Torino. Non è possibile confondere dei reperti antiquari e facenti parte dell’antichità alla quale le teorie lombrosiane sono per sempre relegate con le moderne teorie dell’anatomia: è oltremodo incivile fare ciò poiché contemplerebbe il prendere in seria considerazione la possibilità che qualcheduno (mentecatto) guardi le teorie del Lombroso (all’epoca insigne studioso) con incline obiettività scientifica attuale. Una cosa ai limiti del fantascientifico.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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