Vaffanculo

In Italia il Parlamento è nominato da (o in ostaggio di) 5 stronzi e molti giornali vivono totalmente staccati dalla realtà. 

Giornali che non debbono farsi il mazzo per raccattare la pubblicità perché prendono troppi finanziamenti. Giornali che fanno eco ai partiti che accusano tronfi e pasciuti Grillo per la poca democrazia delle sue elezioni online.

Giornali che hanno paura di doversi mettere a lavorare, a cercare la pubblicità se il programma del M5S dovesse diventare, casomai, legge, o perlomeno se le idee di abbattimento dei finanziamenti pubblici dovessero concretizzarsi.

Giornali troppo spesso dipendenti da partiti politici, ad essi legati a doppio filo: quando non palesemente al soldo, ad essi legati da affinità ideologiche e mercenarie. Organi di diffusione delle “idee” (ammesso che ancora ve ne siano) di partito, ideologicamente schierati (il Foglio), alcuni persino beceramente (Giornale, Repubblica), altri sottilmente (Stampa), ma anche Corriere (nel centrismo più bieco).

Giornali che per anni non hanno detto “ba” di fronte ad uno scippo continuo della democrazia, giornali che oggi, minacciati dallo strumento della rete per come lo usa il Movimento 5 Stelle di Grillo si stanno cagando sotto, nella paura di dover chiudere baracca e burattini: di dover cominciare a guadagnarsi il pane. E allora si ha un bel dar foggia alle ariose parole di Bersani che dice ironicamente Stupendo in riferimento alle votazioni del Movimento cinque stelle. E’ vero: ci sono stati pochi votanti, anche pochissimi, se volete. Ma il partito di Beppe Grillo, lo sappiamo tutti, è su da una manciata di anni, a differenza dei partiti maggioritari del paese che, cambiando nome ma mai sostanza sono su da secoli, arroccati nei loro privilegi odiosi. Il partito di Grillo ha provato le elezioni online, primo in Europa. Si ha un bel dire che sia stato un esperimento ridicolo. Invece è stato un tentativo di democrazia affascinante e futurista, un tentativo di svecchiamento, un qualcosa di eroico, uno dei vari modi in cui si esplica la politica del Movimento cinque stelle, come reazione spinta al vecchiume ed al marciume della politica. Giusta, sbagliata, efficace, inefficace: lasciamo alla storia questi giudizi.

In 5 a decidere la composizione intera di un Parlamento, bloccando le liste.
E poi Bersani si permette di fare ironia sul metodo forse poco democratico di Grillo. Chi scrive suggerisce a Grillo di rispolverare quel suo motto di piazza, di quando era solo comico e non il padre nobile del secondo partito italiano: quel Vaffanculo che affiora continuamente sulle labbra di molti italiani quando comprano i quotidiani la mattina dal giornalaio.