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Tagli alle borse di studio? Ai giovani di piazza non interessa

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Siamo in via Cernaia, sede di Azione studentesca. Sono dei fascisti!
Coro: -Fuori i fascisti dalle scuole (non troppo seguìto).
I fascisti distribuiscono volantini davanti alle nostre scuole! E? nostro diritto cacciarli!
La costituzione dice che non possono esserci fascisti!
Canzoncina: -“ho un rigurgito antifascista… quando vedo un punto nero sparo a vista.”
Così un giovane ragazzo arringa (più o meno) la folla tenendo un microfono collegato ad una camionetta dove un paio di ragazzi rastamuniti sparano una musica a palla che costringe lavoratori e abitanti dei palazzi di via Cernaia e limitrofità ad affacciarsi per curiosità dettata dall?impossibilità di studiare/ lavorare.

E pensare che l?argomento base, quello per cui la manifestazione è stata concessa sarebbe dovuto essere il sacrosanto diritto allo studio e la pacifica (?) protesta contro i tagli alle borse di studio operati dalla Regione. All?argomento che ha giustificato la manifestazione è dedicato uno striscione ed un discorsetto liquidato in pochi minuti, per poi riattaccare con la solfa: “perché i nostri nonni sono scappati in montagna!”, e via di nuovo col fascismo, proprio in quei luoghi (caserma Cernaia e corso Vinzaglio), dove si sono consumati truci episodi di lotta civile. E? evidente, però, che lo slogan “fasci appesi” tira ancora molto.
La presenza al corteo annovera studenti delle medie e delle superiori, giovani dei centri sociali e No tav (presenti con una bandiera e un coretto da stadio)
La stampa.it dice che sarebbero migliaia gli studenti partiti da piazza Arbarello, non sembra invece a occhio che si arrivi a questa cifra. Forse, a discapito delle floree previsioni, molti hanno approfittato dell?autogestione e della chiusura delle scuole per stare a casa a studiare o a dormire.

di Freddie
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Di Redazione Elzeviro.eu

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