Quando Dio morì
Somenzi Nicola
? 3,00
2010, brossura
Progetto Letterario Alga
Molti dei libri che ci passano sotto agli occhi si aggrappano a delle certezze, a meno che questi non siano appartenti a generi particolari come il fantasy. Tali certezze in genere non vengono mai sovvertite e dunque il lettore non si ritrova per nulla spaesato.
Quando Dio morì di Nicola Somenzi, per il Progetto Letterario Alga, invece trascina il lettore in un mondo confuso dove presente e passato si mescolano insieme, lasciando il lettore piacevolmente confuso.
Il protagonista Luca, un uomo normale che vive a Milano, d?un tratto si risveglia in un bosco. Arriva poi a quello che pare essere un villaggio medievale, solo che tutte le persone là presenti provengono all?incirca dal suo stesso tempo. Dove si trovano? Che mondo è quello? E? il presente? E? il passato? E? la stessa dimesione in cui noi tutti viviamo? O è un?altra?
La trama risulta piuttosto interessante ed originale. Inoltre il passaggio che avviene dal mondo “normale” a quello “medievale” è repentina e lascia spiazzati, invogliando così il lettore a proseguire per cercare di capire il perché dell?esistenza di quel mondo altro.
Anche le tematiche affrontate risultano affascinanti: l?uomo che si fa bestia nel momento in cui viene a mancare il comfort; la superstizione e la religione, intese come domande su dove siamo e perché; la violenza che nasce nel momento in cui tutti i bisogni vengono a mancare. Ma un altro tema importante è quello dell’apprezzare ciò che si ha, sapendo che per quanto poco è migliore di molti altri destini.
Lo stile è schietto, veloce e non cerca di essere troppo elevato. Luca è una persona normale e il tono della narrazione non si discosta da questo suo essere normale. Non ci si annoia nella lettura, perché risulta sincera e non forzata.
Quando Dio morì è un libro che può interessare a chi voglia avere a che fare con una storia originale che cerca però anche di toccare temi più ampi di quelli che possono riguardare immediatamente i protagonisti. Inoltre i misteri e le allusioni che si ritrovano nel romanzo non posso che rendere il tutto ancora più allettante.
Luca V. Calcagno