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La paura del domani

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Palermo – È successo alla chiesa del dopo Papa Wojtyla, è successo al PDL.

La paura del domani, la paura di non riuscire a trovare un leader sufficientemente carismatico per guidare un partito.

Ma in particolare, la paura di perdere le posizioni acquisite negli anni.

Ora che Napolitano ha dichiarato che prenderà in considerazione la domanda di grazia, che per inciso, non è mai sta chiesta, con buona pace di Brunetta che la chiedeva, senza sapere di doverla prima presentare, cosa deve fare il PDL.

Avevano pensato a Marina, ma lei non ci sta.

In un comunicato ha dichiarato: «Dal momento che ogni mia dichiarazione non è servita finora a fermare le voci su una possibile candidatura, devo ribadire ancora una volta, e nel modo più categorico, che non ho mai preso in considerazione l?ipotesi di impegnarmi in politica. Mi auguro – conclude Marina Berlusconi in una nota – che di questa ulteriore smentita prendano atto anche quanti continuano ad attribuirmi un?intenzione che non ho mai avuto e che non ho».

Certo la figlia del Cavaliere, per l?entourage politico del PDL, rappresentava una certezza di continuità, non avrebbe mai preso una decisione senza la benedizione del papà.

Ma nella vita e nella politica, non si può avere sempre la botte piena e la moglie ubriaca.

Fatto salvo che Silvio non sconterà un giorno di carcere, chi gli succederà?

Il PDL, i suoi uomini di punta, devono prendere atto di questa vacatio, ed agire di conseguenza.

Dovranno scegliere il loro nuovo leader. Che poi lo sia per un lungo tempo, questo lo si vedrà, ma occorre farlo.

Continuare a pestare l?acqua nel mortaio non porta a nulla, anzi, crea una disaffezione degli elettori verso questo tipo di politica, che è la politica della dipendenza da una figura.

La chiesa ha superato il dopo Wojtyla con Ratzinger, un Papa di transizione, che preparasse all’evento dell?elezione di Papa Francesco, il Papa del cambiamento e della continuazione di quanto fatto da Wojtyla.

I vari personaggi che si agitano nel conclave del PDL, facciano le loro scelte e le facciano con coraggio, consapevoli che la nuova leadership può anche non apprezzare più la collaborazione di alcuni di loro.

Se avranno questo coraggio, potranno sperare di costruire un partito più forte; diversamente il PDL imploderà su se stesso.

Giuseppe Morello

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Di Redazione Elzeviro.eu

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