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In due mesi Torino già oltre i limiti d’inquinamento Ue

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La mattina per cambiare aria chi vive a ridosso dei confini della Ztl farebbe bene a comprarsi un ventilatore e starsene ben tappato tra le quattro mura, perché là fuori le polveri sottili imperversano. (…)


Abbiamo già dato contezza ai gentili lettori di come lo smog si sia concentrato sui confini, già precedemente intasati, della Ztl. Sono invivibili, a certe ore, zone come corso Vittorio, corso Regina, corso Palestro e i vari lungo fiume, salvati solo dal Po che attrae un po? di smog, con la sua larghezza, nel suo placido bacino.
Intanto monta la polemica politica per il mancato inserimento di Torino nella sperimentazione Arpa sul trattamento delle strade con metodi che impedirebbero il sollevamento delle polveri sottili. L?Assessore regionale all?Ambiente Ravello se la prende, a nostro parere a ragione, con il suo omologo in Comune, Enzo Lavolta. Come mai ? si interroga Ravello ? Torino è stata esclusa dalla sperimentazione? Come mai invece sono state incluse nella stessa altri centri abitati come Novara e Vercelli?
Ma Lavolta rigira la frittata e chiede i soldi alla Regione per attuare il progetto, a suo dire dispendioso, e butta lì una soluzione: il blocco degli Euro 3 entro l?autunno.
Resta il fatto che, al di là della polemica politica, l?inquinamento era a livello terribili con Chiamparino; oggi con la giunta Fassino è a livelli insopportabili: dopo solo due mesi sono esauriti i trentacinque sforamenti del Pm10 (un indicatore delle polveri sottili) che l?Ue prevede che un centro abitato possa consumare nell?arco di un anno.
Il Pm 10 è oltre cinque volte fuori dai limiti di legge. Camminare per certe strade, come via santa Teresa, corso Duca degli Abruzzi o altri snodi di traffico molto frequentati è consigliabile farlo solo con l’ausilio della mascherina, perché l?inquinamento, ricordiamo, è una fonte importante delle affezioni più letali che colpiscono l?apparato respiratorio e gli organi vitali.
E se Torino è, come è, la seconda città più inquinata d’Europa dopo una città bulgara, significa che una città di 9 milioni di abitanti come Londra è meno inquinata. I cittadini dovrebbero aprire gli occhi e farsi sentire. E’ questo, ad oggi il vero problema in città.
Freddie
elzevirista@gmail.com
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Di Redazione Elzeviro.eu

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