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Scricchiolii

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Scricchiolii

Wahbi Reda

? 0,89

2013, autopubblicazione, formato ebook e kindle

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L?incipit di un libro è la parte più importante. E? quella su cui un ipotetico lettore poserà lo sguardo leggendola. Se questa dovesse colpirlo, il libro sarebbe venduto; in caso contrario verrebbe riposto con cura sullo scaffale dal quale è stato preso.

Il giorno dopo “la fine del mondo”, Lorenzo Damiani si ritrovò il corpo completamente ricoperto da denti“. Queste le prime parole di Scricchiolii, racconto lungo della serie “Zeitgeist Hotel”, autopubblicato da Reda Wahbi. Chi si trovi davanti ad un incipit di questo genere non potrà che rimanere stupito e porsi tutta una serie di domande: dalle banali “denti?”, “di chi?”, “perché?”, alle più complesse “la fine del mondo?”, “Che sia il 21 dicembre Maya?” e via così.

Un inizio così assurdo (in senso positivo) richiede dei personaggi altrettanto assurdi. Lorenzo “Lollone” Damiani, un sicario di una misteriosa Agenzia con il corpo “completamente ricoperto da denti“; Tartaruga, un medico dell?Agenzia sopra le righe; Natasha figura ambigua del passato del protagonista; il Falso Churchill bersaglio non si sa per quale motivo di Damiani. Questi personaggi si muovono sullo sfondo di una stanza d?albergo dello “Zeitgeist Hotel”, ma la narrazione non risulta noiosa. Questa fa sì che il racconto si faccia leggere volentieri, grazie ad allucinazioni, o presunte tali, ricordi del passato di Damiani, dialoghi e azioni che sanno di Pulp e un taglio narrativo che rende il tutto più cinematografico.

La trama stessa risulta allucinata in maniera affascinante: Lorenzo Damiani deve eseguire un assassinio per l?Agenzia. Si risveglia nello “Zeitgeist Hotel” ricoperto da denti. Mentre cerca di comprendere il perché, misteriose cartellette con foto inquietanti vengono fatte passare sotto la sua porta da un?ombra. La situazione peggiora di minuto in minuto, anche a cause di strane telefonate che riceve, scivolando pian piano nell?incubo ad occhi aperti.

Particolare menzione va fatta alla crudezza di certe descrizioni e alla violenza sottesa a tutto il racconto. Non è inserita a caso: è funzionale al ritratto che si vuole fare dei vari personaggi e specie del protagonista. E? necessaria, in quanto forse anche volutamente disturbante ed esagerata, al fine di dare l?impressione di aver vissuto un tipico sogno sconclusionato da febbre alta.

Lo stile è rapido e aggressivo. Gli aggettivi crudi non lasciano spazio a giri di parole: la violenza è rappresentata in tutta la sua spietatezza, non c?è nessuna volontà di alleggerirla. L?intera narrazione è piuttosto asciutta risultando scorrevole. Grazie anche alla brevità del testo si arriverà alla fine in poco tempo. Ma questo non è un difetto: sarà l?occasione per ripartire dall’inizio e cercare di capire appieno lo svolgimento dei fatti e trovare delle spiegazioni.

Scricchiolii è un interessante racconto lungo. Colpisce per un linguaggio inusuale e diretto. Va tenuto conto che si ha davanti un libro autopubblicato con tutti i limiti che questo modo di procedere comporta, come la possibilità di una svista o di refusi. Ma per la trama intrigante, la velocità con cui si legge, il costo irrisorio, occorre dargli decisamente una possibilità.

Luca V. Calcagno

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Di Redazione Elzeviro.eu

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