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Tempesta solare: ecco cosa rischiamo

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E’ di alcuni giorni fa la notizia che alcuni ricercatori della Task Force “Solar Max” avrebbero messo in guardia dal pericolo di una possibile e forse imminente mega tempesta solare dagli effetti devastanti per il nostro pianeta. A rendere ancora più drammatica e surreale la notizia ci hanno pensato dei ricercatori dell’Università di Bristol secondo i quali un evento apocalittico di tale portata ha discrete possibilità di accadere con conseguenze catastrofiche per l’Umanità. E’ stato infatti calcolato che, se si verificasse un fenomeno di questa portata, sarebbe in grado di produrre un’energia paragonabile a quelle di dieci miliardi di bombe nucleari tradizionali come quella di Hiroshima. Insomma, per dirla tutta, non sembra ci sia molto da scherzare: stando a quanto, in modo più o meno diretto, ci stanno dicendo, forse siamo in pericolo.

 

Ma cerchiamo di capire, per quello che ci compete e possiamo verificare, come stanno esattamente le cose perché forse una…”speranziella“, o qualcosa di paragonabile a questa, ce l’abbiamo ancora. Innanzitutto occorre fare chiarezza sul termine “tempesta solare” con il quale ci si riferisce al rilascio di forti emissioni di materia coronale da parte del Sole, materia che genera il cosiddetto “vento solare” ossia uno sciame di particelle solari ad alta energia che, tempo 24/36 ore, arriva di solito ad impattare il campo magnetico terrestre. Ovviamente non è assolutamente detto che tale sciame giunga proprio sulla terra ma diciamo che è possibile e molto dipende dalla direzione che prendono le stesse particelle e dai cambiamenti della pressione del vento solare.

 

Arrivata a lambire la nostra ionosfera, la coda dell’esplosione solare, se così possiamo chiamarla, è in grado di scatenare quello che per noi potrebbe diventare indesiderabile/drammatico, ovvero il verificarsi di una tempesta magnetica. Liberiamoci subito da un possibile equivoco: qui non stiamo parlando di esplosioni sulla Terra o cose di questo genere ma semplicemente delle conseguenze indirette della suddetta tempesta magnetica, ovvero del blocco più o meno simultaneo, più o meno generalizzato dei sistemi di comunicazione e di quelli di navigazione e localizzazione GPS oltre che di possibili black out elettrici più o meno sparsi sul pianeta. Un evento che, quando accadeva nella notte dei tempi, perché in passato è accaduto diverse volte, non ha provocato mai conseguenze apprezzabili in quanto secoli, millenni fa non si conoscevano, fino a prova contraria, l’energia elettrica, i cellulari nonché i sistemi di navigazione GPS o comunque strumentali.

 

Un’altra conseguenza poco piacevole che potrebbe verificarsi nelle zone più colpite sarebbe quella un aumento di malattie di vario genere, compreso il cancro, magari non riscontrabili sul momento ma destinate a farsi sentire negli anni successivi all’evento. Questo succederebbe perché le radiazioni solari, impattando sul pianeta, potrebbero arrivare a contatto con noi anche se attutite dalla protezione provvidenziale esercitata dalla nostra atmosfera e dalla magnetosfera ovvero il campo magnetico che circonda e difende l’intero pianeta.

Quello che ha fatto lanciare il “grido di allarme” da parte di alcuni scienziati che seguono e osservano quotidianamente l’attività della corona solare è il fatto che di queste mega tempeste se ne verificano una ogni 150 anni circa. Ora, siccome pare che l’ultimo episodio di tale portata si sia verificato nell’ormai lontano 1859, i tempi sarebbero ormai maturi per un ripetersi del fenomeno proprio in questo periodo. Ma su questo punto non mancano i pareri discordanti, anche perché, nel 1989, nel 2003 ma soprattutto nel 1921 si sono verificate tempeste solari, per noi divenute tempeste magnetiche, di portata decisamente elevata e quindi, proprio per questo motivo, lo schema dei 150 anni potrebbe essere saltato o almeno non essere più così attendibile. C’è anche da dire che in nessuno dei tre eventi solari l’umanità ha mai rischiato l’estinzione a parte le ovvie, ma anche…ovviabili, conseguenze a livello elettrico e satellitare.

 Per maggiore tranquillità di quelli che come noi hanno, in questo caso, la fortuna di vivere in mezzo al Mediterraneo, pare che, se si verificasse un problema magnetico importante, ne sarebbero quasi fuori i paesi che si trovano alle basse latitudini, in quanto il campo magnetico terrestre è maggiormente “vulnerabile” proprio in prossimità dei due poli. Un caso su tutti: quello che successe in Canada con conseguente black out di alcune ore anche sulla rete elettrica statunitense, appunto nel 1989 che è uno degli ultimi tre eventi di una certa portata legati ai brutti scherzi che ogni tanto il nostro benefico astro si diverte a giocarci. Concludiamo con le parole di un ricercatore italiano, Mauro Messerotti del Consiglio Direttivo della Swic (Space. Wealth. Italian. Community) secondo il quale: “Non ci sono elementi per dire se arriverà a breve o fra 100 anni. Sappiamo che si verificherà ma non siamo in grado di dire quando. L’importante è essere preparati“.

 

Quindi non dobbiamo svegliarci ogni mattina con l’incubo del cellulare che non prende o con quello, forse peggiore, di rimanere chiusi dentro l’ascensore per l’improvvisa mancanza di corrente elettrica, tutto questo potrebbe magari verificarsi quando saremo già additati nella galleria degli illustri antenati dai nostri pronipoti. La cosa certa è che per ora sono ben altre le tempeste di cui dobbiamo forse incominciare a preoccuparci: bombe d’acqua, piogge battenti, trombe d’aria, temporali di immane potenza che hanno caratterizzato, soprattutto al centro nord, questa estate assolutamente anomala. Un evento strano che deve farci riflettere sui danni, veri e palpabili, ai quali abbiamo contribuito e continuiamo a contribuire danneggiando scientemente il nostro eco sistema e che stanno portando ad una graduale ma seria modifica del clima della Terra. Di questo forse dovremmo preoccuparci perché non dipende da eventi incontrollabili come le esplosioni solari ma solo e soltanto dalle nostre…controllabilissime colpe.  

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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