VENARIA (TO) – Con tutta probabilità a causa degli scherni subiti per la sua bassa statura (peraltro connessa a motivi di salute), la piccola Aurora (nemmeno 14enne), si è gettata dal vuoto dell’ultimo piano di un condominio di Venaria. Le amiche sui social lanciano accuse pesanti: “dopo quello che le avete fato vi tocca l’inferno”, e simili.
Il direttore del quotidiano più popolare nella zona parla oggi di Cyberstronzi, lasciando intendere come questa battaglia vada inverata contro quegli utenti della Rete che usano questo strumento per delinquere aggredendo una figura debole, coperti dall’anonimato della tastiera, entro le loro confortevoli mura di casa. La vigliaccaggine all’ennesima potenza, però, può ingenerare nei più deboli una vergogna insopportabile.
E’ quello che è accaduto alla piccola (e invero bella) Aurora, che è stata condannata al suo destino perché pubblicamente diffamata da frasi come “fai schifo”, “sei un cesso” e per i suoi aguzzini non rispondente a certi canoni di bellezza. Eppure le foto della ragazza tradiscono lo sguardo intenso di una ragazzina sveglia.
La proposta del direttore fi TorinoCronacaqui, molto intelligente, è quella di impartire un’ Educazione al Web come materia di insegnamento: “una sorta di disciplina scolastica”, non solo atta a rifornire i giovani di pc su cui smanettare, ma per dotare i giovani di strumenti di tutela e di difesa dalle insidie che si nascondono nell’utilizzo improprio della Rete.