I contributi all’Unione Europea da parte dell’Italia sono stati notevoli nel corso degli anni. Soldi che avrebbero potuto essere impiegati ben diversamente.
Autore: Gilberto Trombetta
Per essere costretti a precarizzare il lavoro, tagliare i salari, privatizzare i servizi, tagliare ospedali, medici, infermieri e posti letto, abbiamo pagato 150,22 miliardi di euro ai nostri carcerieri, l’Unione Europea tutta, tra il 2000 e il 2018: 91,997 miliardi di contributi netti e 58,23 tra contributo al MES, al fondo EFSF e prestiti bilaterali.
Con quei soldi avremmo potuto costruire 500 ospedali da 400 posti letto l’uno (sarebbero 200.000 posti letto in più rispetto a oggi…), assumere 10.000 medici e 50.000 infermieri, nazionalizzare ILVA, Austostrade e Alitalia. E sarebbero avanzate ancora diverse decine di miliardi di euro. Di soldi nostri.
Ecco, ora pensate che fuori da UE ed euro, non solo avremmo potuto fare tutto questo, ma senza il bisogno di finanziarlo con i nostri soldi. Ma a deficit.
Revisione ed impostazione grafica: Lorenzo Franzoni
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