In un’opera discutibile e sul limite dello sciacallaggio mediatico, Salvini ha chiesto scusa alla Francia per ciò che è accaduto a Nizza.
Un’opera di banalizzazione dell’accaduto, che non tiene in conto la situazione francese e che, in Italia, non fa altro che gettare benzina sul fuoco, già piuttosto esteso, del malcontento nei confronti del Governo.
Salvini ha anche chiesto le dimissioni della ministra Lamorgese perché, secondo lui, sarebbe responsabile del fatto che il terrorista attentatore a Nizza, responsabile della morte di tre persone, sarebbe in principio sbarcato a Lampedusa, identificato in quel di Bari e poi non rimpatriato.
Eppure, con quest’atto di scuse al governo francese, Salvini non si rende conto di come getti discredito sull’Italia. O forse, probabilmente, si rende conto, ma i likes su facebook sono più rilevanti per guidare la sua azione politica acchiappaconsenso.
Se con la stessa, demenziale, retorica si andasse ad investigare cosa fece lui, da ministro dell’interno, a parte le mediatiche navi bloccate nei porti, si vedrebbe che vanta il record minimo storico di rimpatri con la Tunisia. Ma ancora, i morti degli attentatori europei passati dall’Italia durante il suo mandato, sarebbero da imputare ad esso medesimo? Noi crediamo di no, naturalmente, ma cosa pensa Salvini? Forse avrebbe un cortociruito e tirerebbe fuori il rosario e Madunina bela.