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Perché a tutto c’è un limite

Mandatory Credit: Photo by LUCA ZENNARO/EPA-EFE/REX/Shutterstock (9888677d) Italian Minister of Interior Matteo Salvini (2-L) eats the Genoa's pizza (Focaccia) on the occasion of 58th Genoa International Boat Show 2018 Salone Nautico, in the harbor of Genoa, Italy, 21 September 2018. The boat show runs from 20 - 25 September 2018. 58th Genoa International Boat Show 2018, Genova, Italy - 21 Sep 2018

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Vabbé, però a tutto c’è un limite. Oggi entro in stazione e vengo accolto sugli schermi da uno spottone di Salvini che recita testualmente

Mangiare italiano, bere italiano, fa bene. Prima gli italiani.

Ecco, credo siano cose come queste a far vedere a molti italiani una colonizzazione tedesca come male minore.

Dopo tutto è proprio una visione da turista tedesco con calzettone cannellato bianco e abbronzatura aragosta quella di pensare che l’Italia è “Pizza e Prosecco“.

E allora quanto peggio può andarci se comandano loro?

Insomma, penso ad una cultura millenaria, a Leopardi e Montale, a Galileo e Volta, a Machiavelli e Gramsci, a Leonardo e Caravaggio, a Giordano Bruno e Vico, a Verdi e Puccini, alla più grande varietà biologica in Europa e al più grande numero di siti patrimonio dell’umanità…e a difendere l’onore della nazione mi trovo un peracottaro per cui mangiarsi una pizza (magari senza farsi dare lo scontrino) è un gesto politico patriottico.

Ora io capisco che siamo in campagna elettorale, capisco che qualche esperto di campagne elettorali (americano, probabilmente) ha deciso che per avere successo politicamente bisogna collocare il proprio messaggio politico ad un livello intermedio tra l’Homo Sapiens e la blatta.

E però c’è un limite a tutto.

A me non spaventa il ‘fascismo’ di Salvini.
A me spaventa il primo piano di Salvini che fa politica mangiando la pizza.

Andrea Zhok

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Di Redazione Elzeviro.eu

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