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I mutui dei grillini a puntello del Conte-bis?

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abbiamo dibattuto con articoli di diverso segno, criticando tutte le parti politiche per le recenti scelte scellerate (perdonate l’allitterazione) principiate dalla sfiducia iniziale di Salvini a Conte, nettamente superata in stupidità dall’accordo 5 Stelle-PD, che verrà presto sconfessato dalla “base” sulla piattaforma Rousseau, mettendo definitivamente in forse la leadership (demenziale) di Luigi Di Maio.

Ma su quest’operazione fantasia occorre ancora dare un disgustato accenno. E sopra tutto bisogna sottolineare come voci molto più autorevoli delle penne di Elzeviro abbiano, in modo bipartisan, messo in luce la porcheria che comporta l’ accordo per la nascita del governo Conte Bis.

La corsa alla poltrona

Si tratta di una corsa alla poltrona (da parte del PD) e del suo mantenimento (5 Stelle), che non è certo smossa da un senso di responsabilità. La profonda contraddizione politica permea un accordo governativo tra le due parti antitetiche, disunite su tutto e odiatesi in ogni contesto politico e mediatico dalla nascita del movimentismo grillino con i V-Days.

Ancorché riconducibile nella legittimità costituzionale, così tanto sottolineata da giuristi e pseudogiuristi di entrambe le parti, si veda come penne democristiane come Ferruccio De Bortoli, che sul Corsesa scrive

Gli esercizi di trasformismo acrobatico per dare vita a una nuova maggioranza continuano.

Come d’uso è senza mezze misure il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che ha invece dichiarato:

Quella del Movimento 5 Stelle e del PD (il suo partito, ndR) è una manovra indecente.

Anche il nostro Giuseppe Masala vede foschissima la situazione, e per lui

gli sbocchi saranno per forza di cose drammatici. Solo i pazzi o chi deve stare al potere per forza (loro sanno il perchè) possono avallare e sostenere una operazione folle come questa.

Ora, a fronte di un dato sottaciuto da molti media,

è importante sottolinare la ratio, a primo avviso assente, della scelta dei parlamentari grillini che non vogliono andare ad elezioni. Certamente verranno sconfessati dalla base online, salvo brogli, ma una cosa è certa.

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I grillini hanno acceso fior fior di mutui sulla casa, con la garanzia del loro stipendio statale pagato dal Parlamento. Lecito, come è lecito che non vi sia vincolo di mandato. Ma sarebbe bene che certe notizie non passassero sotto silenzio. (Per approfondire sulla questione dei Mutui del parlamentari si veda quest’articolo).

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Di Redazione Elzeviro.eu

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