La spregiudicatezza con la quale i presidenti dei due rami del Parlamento stanno facendo campagna elettorale, forti di ruoli che dovrebbero essere super partes ed anzi “ultra” partes, è stucchevole.
Boldrini non ha ricevuto un voto in elezione alcuna. Grasso, che attacca leggi della Repubblica che ne costituiscono l’ossatura come quella sulla cittadinanza, nel precedente lavoro quella stessa legge doveva applicarla.
Sorgono molti dubbi: chi smania di protagonismo in politica lo fa anche in un’aula di tribunale.
La novità partitica di questo turno elettorale è tremenda: antimeritocratica, apolitica, irriguardosa, ma del tutto borghese ed elitaria. La presenza di D’Alema è il suggello a tutto ciò.