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“Gesù era ebreo”, e un consigliere leghista si sente offeso

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Ma a sinistra non stanno messi meglio…

Certo, il consigliere leghista di Trieste, Fabio Tuiach, che si dice offeso per aver sentito da Liliana Segre che “Gesù è ebreo” non può che suscitare un sentimento misto di ilarità e repulsione.

Ma c’è poco da consolarsi, soprattutto a sinistra, che spesso nella sprovvedutezza e nella mediocrità intellettuale dei leghisti cerca le ragioni della propria presunta superiorità.

Siamo il paese che ha creduto che cedere i monopoli pubblici al privato (le autostrade ad esempio) avrebbe migliorato il servizio.

Siamo il paese che ha creduto che abolendo il finanziamento pubblico ai partiti la politica sarebbe diventata migliore e invece è miseramente peggiorata.

Siamo il paese in cui è largamente diffusa l’opinione che la precarietà del lavoro, e dunque la facoltà di licenziare, favorisca l’occupazione.

Siamo il paese che crede che Francia e Germania vogliano costruire insieme a noi un’Europa integrata, democratica e solidale…

Siamo il paese che crede di poter incrementare il benessere senza una politica industriale, energetica e soprattutto senza una strategia geopolitica.

Non si contano poi le credenze che circolano a sinistra, come quelle di questi giorni per cui basta scendere in piazza, senza uno straccio di idea ma con un pesce in testa, per essere migliori del consigliere Tuiach.

Paolo Desogus

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