Home / Affari di Palazzo / Politica interna / Bestiario della settimana sul Coronavirus

Bestiario della settimana sul Coronavirus

Condividi quest'articolo su -->

1) Dall’Istituto Superiore della Sanità i comunicati sono stati ridotti da due a uno giornaliero. L’intento – dichiarato – è di non dare l’impressione che si sia di fronte a una situazione emergenziale.

di Andrea Zhok

Ora che sappiamo di cosa si preoccupa l’Istituto Superiore della Sanità la nostra fiducia ne esce assai rafforzata.

2) I governatori Fontana (68 anni) e Zaia (51 anni) divisi sulla riapertura generale.
Il primo è dubbioso, il secondo favorevole.
Per la chiusura bisogna eleggere governatori sopra i settanta.

3) Il sindaco Sala, sotto pressione confindustriale

scalpita per il “ritorno alla normalità”. E se la normalità non c’è, peggio per lei. Tanto a Milano non ci serve, noi “facciamo miracoli ogni giorno”.

4) Fino a dieci giorni fa chi rientrava in Italia da ‘zone a rischio’ veniva tenuto in isolamento per due settimane. Era per superare la fase di incubazione – dicevano. Ora che le zone a rischio ce le abbiamo in casa, sembra che due settimane siano divenute manifestamente eccessive.

5) Interventi emergenziali da parte del governo.

Per far fronte alla crisi indotta dal covid-19 le imprese sono dispensate dal pagamento dei contributi previdenziali ai lavoratori per 2 mesi.
Si confida che non ne avranno più bisogno.

6) Cresce la pressione per la ripresa del ‘business as usual’ da parte degli imprenditori, che hanno portato al governo il computo delle perdite con l’attuale stop.
Per il computo delle perdite senza l’attuale stop si attendono ancora i risultati dalla Nasa

 

Leggi anche:

La vera emergenza in Italia non è il coronavirus (che non aiuta)

Condividi quest'articolo su -->

Cerca ancora

La furia cieca e lo stridor di denti della sinistra sconfitta

Dopo il successo clamoroso di “Fratelli d’Italia” si scatena nel paese la furia scomposta di …