Sagunto

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Anche il calendario è balordo: pesce d’aprile addirittura con l’agnello, che pasticcio! Quindi cucù, dall’uovo pasquale preso a sconto, t’esce fuori nuovamente il ghigno usuraio del professor Monti; simile ad un film horror senza fine, in guisa d’una tortura di Equitalia che ti insegue di notte pure alle Maldive.

Così questi dieci politici-boiardi ben rimpinguati coi nostri soldi vengono appellati saggi, alla stregua dei partiti ben apparecchiati alla tavola imbandita da decenni che si autodefiniscono molto responsabili. Finora 
l’unico cambiamento veritiero e palpabile è dato dalla scomparsa del grugno beffardo e impenitente di Casini. E quelli che votano per il Monte dei Paschi di Siena, continuano a dare del bandito a coloro che parteggiano da sempre per Dell’Utri, Berlusconi e Cosentino. E viceversa.
TITVS LIVIVS
Di fronte a questa tumorale commedia all’italiana, Tito Livio furente sarebbe sbottato urlando all’impazzata,”dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”. Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata. Intanto che nell’urbe si chiacchera all’infinito ed oltre, il paese affoga davanti ai nostri occhi spenti e rassegnati. Le roi Napolitano non ha il coraggio neppure di ritirarsi per un mese o poco più con Ratzinger a Castelgandolfo, ma nemmeno in solitudine celeste nella limitrofa Castelporziano. Ma in fondo poi perchè dovrebbe succedere qualcosa di nuovo, perchè dovrebbe prodursi davvero un mutamento?
Nel mezzo della crisi più feroce degli ultimi 80 anni, da mesi non si vede una manifestazione popolare di incazzati, una dimostrazione studentesca, una chiassosa e proletaria sfilata sindacale. Questi della triplice ormai si scorgono giusto per ritirare lo stipendio,o per le telefonate augurali a Marpionne. Tutto tace, quasi di soddisfazione. Il popolo strafatto ed avvilito crede forse che lorsignori si ritireranno presto in esilio, donando i corposi conti alla Caritas, oppur cedendo le fastose ville oligarche ai clochards. La gente rimbambita dal tam-tam mediatico, pensa a Beppe Grillo come ad un Cromwell od un Robespierre, invece è appena un giullare ricchissimo e simpatico.
Per giunta diventato facoltoso con questo lurido sistema che giura di voler combattere. Stai a vedere costoro chi tirano fuori, per innalzarlo al colle Quirinale. Amato o la figlia di Bettino? D’Alema, Benigni o la Carrà?Tremo all’idea di Rosy Bindi, tremo. 
Luigi Cardarelli

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Di Redazione Elzeviro.eu

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