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I grillini si alleano con le idee (simili alle loro), non con i partiti. A Napolitano presenteranno un programma ben chiaro e Bersani dovrà adeguarsi. Cosa succederà durante gli appuntamenti previsti dal calendario istituzionale, non lo sa nessuno.
Consoliamoci con un nuovo Papa che metterà in soffitta il vecchio proverbio (morto un Papa se ne fa un altro), perché per il governo c’è ancora tempo. Non s’è ancora messa in moto l’elefantiaca macchina burocratica e Berlusconi è ricoverato al S. Raffaele di Milano.
I gattopardi della politica saranno certamente al lavoro per mettere l’ennesima pezza al carrozzone sbilenco dello stato fingendo di cambiare qualcosa, ma in realtà tutto resterà come prima per poter continuare a sguazzare liberamente (a nostre spese).
Nessuno è profeta in patria, ma al Colle finirà per salirci Prodi e fa venire l’orticaria il solo pensiero che ciò possa accadere. Infine, se Berlusconi non riuscirà a spuntarla con i magistrati, andrà dal suo amico Putin seguendo l’esempio di Gerard Depardieu, che, contrario alla politica fiscale del presidente Holland, è andato a vivere a Sarank (a 650km da Mosca), dove aprirà un ristorante perché non gli piace la cucina russa
(telesette n°11).
Ma questa è roba per milardari, i poveri cristi devono rimanere qui a sorbirsi le tiritere ed i soprusi di parolai sfaccendati, che pur di stare attaccati alle mammelle di uno stato fatiscente, non vendono solo se stessi al miglior offerente, ma l’intera nazione. Purtroppo non c’è limite al peggio.
Giuseppe Franchi – Noi automobilisti
