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Parola d’ordine: Rigenerazione politica

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Rinascimento, risorgimento, rinnovamento, rivoluzione e riformismo sono parole obsolete: lasciamole dormire nei vocabolari. Ci vuole un partito col 51%; non coalizioni del 30% – 35% ottenuto con temporanee alleanze faticose ed affaticate che non risolvono il problema di fondo. Ci vuole una maggioranza assoluta che non dia scampo ai banchieri e che permetta allo Stato, cioè a Noi Cittadini, di diventare proprietari della moneta, quindi non più costretti a pagarla alle banche private. Solo azzerando questo nefasto sistema economico-finanziario che ci strangola potremo finalmente riprenderci, produrre e garantire un futuro dignitoso ai nostri figli.

Purtroppo gli Italiani non sanno di pagare le banconote al prezzo del valore nominale impresso sulla facciata e non l’effettivo costo (carta, inchiostro, ecc); non sanno che questa differenza raggiunge un ammontare da capogiro (che va a beneficio delle banche) e che lo Stato è costretto ad emettere titoli per autofinanziarsi opprimendoci con la pressione fiscale ormai insostenibile. Tanto per incominciare, i mutui li dovrebbe concedere lo Stato, non la banca privata. L’agenda economica la deve scrivere il governo, non i banchieri riuniti (in un’associazione a delinquere). Poiché è la politica che deve cambiare il sistema, ma sono stati i partiti asserviti al potere del denaro a metterlo in atto: ne occorre uno nuovo, che non segua la direzione tracciata dagli altri.

Tutto il resto fa parte dei tamponi usati per frenare l’emorragia inarrestabile che si è creata. Formare un’associazione di cittadini motivati, consapevoli e convinti, diventa però un’impresa titanica, perché le forze in campo non ci lasciano sbattere via con facilità. Chi scrive sa che l’idea va contro coloro che manovrano come burattini i governi di ogni colore politico, facendoli cadere quando vogliono (usando i mercati e gli altri organi preposti invisibili), ma non demorde, non rinuncia a perseguire l’unica via di salvezza. Si deve incominciare ad informare correttamente le persone, a dar loro una “forma mentis” diversa da quella inculcata come unica possibile. Alle banche private spetta solo il compito di offrire servizi alla clientela e custodire in tutta sicurezza il denaro depositato, non speculare senza rischiare in proprio. Viviamo in una truffa colossale, liberiamocene.

Giuseppe Franchi -(Noi Automobilisti Antieuropeisti)

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Di Redazione Elzeviro.eu

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