Oggi si celebra il lutto nazionale per un signore già fascista, saltato sul carro della resistenza quando le sorti della guerra si facevano chiare, nel classico stile italico.
Si celebra il lutto per chi nel settennato avrebbe sdoganato la parola “patria” svendendo la patria con l’ingresso nell’euro a quelle nefaste condizioni.
Un banchiere immolato alla politica prima come tecnico, poi come esponente di una precisa parte politica. Monti prenda esempio, se non vuole fermarsi alla carica di senatore a vita. Riposi in pace codest’ometto grigio, ma non c’è proprio niente di cui dolersi.
FA