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Un’interpretazione sul voto

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Interpretazione sul voto del sociologo Antonio Giangrande*

I veri risultati delle votazioni
 

Nelle elezioni, nel valutare correttamente i risultati effettivi della singola lista, bisogna tener conto:

 

del numero degli aventi diritto al voto,

meno il numero di chi non ha votato,

meno il numero delle schede bianche,

meno il numero delle schede nulle, che spesso contengono imprecazioni,

meno il voto di protesta dato al Movimento Cinque Stelle o altri movimenti di protesta.

Il numero così ottenuto è la base su cui calcolare la percentuale di voti ottenuta, che è molto diversa da quella che ci propinano i media e certo, tale cifra, non è indicativa di rappresentanza democratica.

Nelle elezioni, nel valutare correttamente i risultati effettivi del singolo/a candidato/a, bisogna tener conto del voto di preferenza:

Ad ogni candidato/a, in virtù della doppia preferenza di genere e del voto disgiunto, gli verranno assegnati voti effettivamente non ricevuti personalmente, ma frutto di accordi tra candidati di sesso diverso (spesso con più candidati, tradendone la reciprocità).

In questo caso un candidato inetto e malvisto, in virtù dell’italica furbizia, può essere plebiscitariamente votato, ma con voti non suoi. Questo in sfregio alla democrazia.   

*Il dott. Antonio Giangrande è scrittore, sociologo storico, blogger, youtuber, nonché presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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