Home / Affari di Palazzo / Politica interna / Immigrati: la soluzione che nessuno ha il coraggio di adottare

Immigrati: la soluzione che nessuno ha il coraggio di adottare

Condividi quest'articolo su -->

 

 

Lo spettacolo a cui la gente sta suo malgrado assistendo da alcuni anni a questa parte è sempre più desolante, avvilente e preoccupante oltre ad essere la fotografia di un governo assolutamente impotente e incapace di prendere alcuna decisione: torme sempre più numerose di immigrati che bighellonano tutto il giorno nelle nostre città senza una meta e soprattutto senza uno scopo.

 

L’Italia sta diventando sempre di più una specie di tendopoli a cielo aperto con i nostri giardini e i nostri quartieri diventati ormai da tempo ricettacolo di torme di africani e mediorientali mantenuti da noi e, quel che è grave, in attesa di un’occupazione che al 99,9 periodico per cento non arriverà mai. Una moltitudine di persone che vivacchiano nelle nostre città senza fare assolutamente nulla anche perché nessuno gli ha mai dato istruzioni a riguardo.

 

E’ ovvio che in queste condizioni tale moltitudine di individui, passa un giorno e passa un altro, alla fine, per rompere la monotonia di questo assurdo fancazzismo permesso e tollerato, si da ad attività che spesso oltrepassano il confine tra ciò che è permesso e ciò che è invece reato. Si moltiplicano infatti gli episodi di aggressioni, scippi, rapine e tentativi di violenza sessuale che se in alcuni casi grazie al cielo finiscono ancora senza gravi conseguenze, in altri, anche solo per la legge dei grandi numeri, sfociano in reati anche rilevanti e pericolosi per la stessa convivenza civile.

 

Ora la soluzione a tutto questo, beninteso oltre al tentativo di rallentare a tutti i costi il ritmo forsennato dell’immigrazione, ci sarebbe eccome ma, guarda caso, a nessuno del governo è mai venuto in mente di adottarla. Stiamo parlando di utilizzare questa enorme massa di disperati e diseredati in lavori di pubblica utilità. Ovviamente, diciamolo subito, si tratterebbe di lavori che non aggiungerebbero alcun peso finanziario a quello che già stiamo subendo per il semplice fatto che a questa gente già stiamo riconoscendo vitto e alloggio a spese dello Stato, vitto e alloggio che finora sono stati regalati senza alcun tipo di prestazione in cambio.

 

Ora non ci sembra un delitto chiedere un rientro in termini di prestazioni lavorative utili per quella stessa collettività nella quale queste persone sono state accolte e coccolate. Il perché questa soluzione tanto semplice e quasi ovvia non sia neanche stata presa in considerazione dalla sinistra bonacciona e permissiva stile Laura Boldrini bisogna trovarlo nelle motivazioni politiche ovviamente di chi continua a governarci senza avere, è il caso di ricordarlo, neanche una briciola di consenso elettorale.

 

In seconda battuta la motivazione potrebbe risiedere anche nella nostra stessa legislazione che non consente di adibire i cittadini, ma queste persone comunque non lo sono ancora, a lavori senza retribuzione diretta. Ma allora se il problema fosse solo questo basterebbe una modifica anche costituzionale, compreso un decreto legislativo che, vista la situazione di grave emergenza in cui stiamo vivendo, stabilisca la possibilità di adibire a lavori pubblici pagati con semplice vitto e alloggio.

 

A trarne vantaggio da una simile decisione sarebbe l’intera collettività sia in termini di lavori pubblici senza ulteriori esborsi finanziari, sia in termini di contenimento dei fenomeni di criminalità arrivati ormai a livelli di guardia. Livelli di guardia che solo persone miopi o peggio in mala fede continuano a non vedere e soprattutto a…non temere. 

Condividi quest'articolo su -->

Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

Cerca ancora

La furia cieca e lo stridor di denti della sinistra sconfitta

Dopo il successo clamoroso di “Fratelli d’Italia” si scatena nel paese la furia scomposta di …