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Sì allo jus soli (il Movimento 5 Stelle ha tradito l’Italia)

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Tanto valeva mandarla per corrispondenza, la Cittadinanza italiana.

Non ostante le boutades di Grillo sul suo blog, i parlamentari cinque stelle hanno evidentemente una visione diversa da quella del loro leader, mai affermata con la giusta fermezza. Che lo jus soli sia una stupidaggine ce lo insegna Grillo in un suo celebre post datato 23 gennaio 2012, non preso in considerazione ieri dai Cinque stelle in fase di voto alla Camera dei deputati. Nel post, il già candidato premier cinque stelle scriveva: “La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall’altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della “liberalizzazione” delle nascite.

Ieri alla Camera dei deputati, anche grazie all’astensione dei grillini, è passato il provvedimento che cambia le modalità per acquisire la cittadinanza italiana.
Si tratta, o così lo definiscono i mass media, di uno jus soli “temperato”, poiché non ogni nato sul territorio italiano otterrà la cittadinanza, bensì soltanto chi, nato qui, sia figlio di genitori stranieri con permesso di soggiorno o che hanno concluso almeno un ciclo scolastico nel nostro Paese.

Il testo non consente di diventare italiani solo per il semplice fatto di nascere sul territorio (come ad esempio negli Stati Uniti). I voti favorevoli sono stati 310, 66 i contrari, 83 gli astenuti. A votare compatti con la maggioranza sono stati i deputati di Sel, Area popolare e Ala. Contrari FdILega e Forza Italia (tranne Renata Polverini). Il Movimento 5 stelle, come dicevamo, si è astenuto,
Si tratterebbe di “una schifezza”, per il segretario della Lega Nord per l’Indipendenza della Padania Matteo Salvini, che tuona dai microfoni di Radio padania: “La cittadinanza in omaggio come un biglietto del luna park a qualche milione di persone”. Su facebook, poi, di concerto con formazioni più radicali come Casapound, propone un referendum abrogativo.

Sono previsti due novelli modi di acquisizione della cittadinanza italiana: lo jus soli temperato e lo jus culturae. Nel primo caso potranno chiedere la cittadinanza italiana i minori figli di genitori stranieri di cui almeno uno sia in possesso di permesso di soggiorno Ue di lungo periodo.
Nel secondo invece il minore nato in Italia, o arrivato sul territorio entro i 12 anni, che abbia concluso almeno un
 ciclo scolastico nel nostro Paese. 
Già ci immaginiamo il bimbo di 11 anni e mezzo, iscittosi in prima media, che al termine del ciclo scolastico (TRE ANNI) di scuola media, otterrà la cittadinanza italiana. Tanto vale mandarla per corrispondenza.

Per qualche milione di voti, in effetti, la maggioranza di governo ha svenduto la Cittadinanza e cancellato la tradizione di jus sanguinis che ha radici antiche più di Roma, affondando nel classicismo stesso e nella nostra stessa costituzione storica e politica. Allo sbaraglio, per seguire come ebeti la presunta integrazione europea e la perdita di sovranità e concezione nazionale.
Chiudo questo mesto articolo riportando un passo di Demostene:


Sull’ordinamento dello Stato, 21-25

“Eppure guardate come andavano queste cose al tempo degli antenati: giacché non è rifacendovi a modelli stranieri, ma ai vostri, che potete comprendere quel che conviene fare. Ebbene loro, Temistocle, lo stratego di Salamina, e Milziade, lo stratego di Maratona, e molti altri, che avevano fatto qualcosa di più di questi nostri strateghi, non li scolpirono nel bronzo, ma come gente comune, così li onorarono.

Il fatto è che nessuna di quelle imprese, o Ateniesi, essi avevano disertato, e non c’era nessuno che dicesse che Salamina era merito di Temistocle, ma degli Ateniesi, o Maratona di Milziade, ma della città!

Invece adesso si usa dire che Timoteo ha preso Corcira, e Ificrate ha distrutto il battaglione spartano, e Cabria ha vinto la battaglia di Nasso: sembra quasi che voi rinunciate alla gloria di queste imprese, tali sono gli onori tributati, per esse, a ciascuno di loro.

Ecco dunque la differenza per quel che riguarda i cittadini; e per gli stranieri, come li premiavano? Per Menone di Farsalo, che aveva dato 12 talenti di argento per la guerra a Eione, vicino ad Amfipoli, e che era accorso in aiuto con 200 cavalieri reclutati tra i suoi penesti, non decretarono la cittadinanza, ma concessero soltanto l’immunità. E prima ancora, a Perdicca, quello che regnava in Macedonia al tempo dell’invasione persiana, per aver attaccato e sconfitto i barbari in rotta che fuggivano da Platea ed avere così completato la sconfitta del re, non decretarono la cittadinanza, ma soltanto concessero l’immunità: evidentemente perché consideravano grande e veneranda e sacra la propria patria, ed al di sopra di qualunque benemerenza. Ora, invece, Ateniesi, degli uomini rovinosi, schiavi figli di schiavi, voi li fate cittadini, vendendo tale concessione come qualunque oggetto venale.

E vi è accaduto di agire in questo modo, non perché siate di natura peggiori degli antenati, ma perché loro potevano avere di sé un alto concetto, mentra a voi, Ateniesi, questo non è più dato.Non è possibile, se si agisce in modo così meschino, nutrire grandi e generosi sentimenti, né, compiendo splendide gesta, nutrire sentimenti meschini. Quale il modo di vita, tale il sentire, inevitabilmente

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Di Redazione Elzeviro.eu

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