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Casamonica si, Casapound no

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In teoria sarebbe dovuto iniziare tutto alle 17 di oggi per proseguire fino a domenica 13. La festa nazionale di CasaPound, movimento politico legale e riconosciuto dalla legge italiana, oltre che essere conforme ai “parametri” della Costituzione, ha però ricevuto un veto.

Il prefetto di Milano ha infatti ufficializzato il divieto per il raduno nazionale che avrebbe dovuto ospitare migliaia di simpatizzanti da tutta Italia, oltre a un serrato dibattito politico attraverso conferenze su temi decisamente attuali. La decisione del prefetto è stata un semplice riflesso della tensione portata alle stelle dalla maggior parte degli esponenti della sinistra italiana, se ancora può essere chiamata tale. Antagonisti e Anpi, ovviamente in prima fila, quando si tratta di antifascismo.

Insieme a loro si è schierato Emanuele Fiano, responsabile nazionale Pd ed ebreo, che ha gridato in questi giorni cercando in tutti i modi di attirare l’attenzione sul raduna nazionale di Casapound. “Oltraggio alla democrazia” lo hanno chiamato. Eppure Gianluca Iannone, leader del movimento nato a Roma, ha elargito inviti a tutte le parti politiche, ricevendo l’appoggio di forze non di certo fasciste come Forza Italia e Scelta Civica.

Ci chiediamo invero per quale motivo un movimento legalmente riconosciuto che opera sul territorio da oltre dieci anni ed è ormai capace di presentarsi regolarmente alle elezioni nazionali, non possa esercitare un suo sacrosanto diritto. Ci chiediamo inoltre dove sia finito l’atteggiamento intransigente e censorio di gente come Fiano quando si sono svolti sotto gli occhi di tutti i funerali dei Casamonica. 

E’ proprio questo il paradosso del nostro Paese, che accetta pregiudicati e condannati all’interno dello stesso Parlamento, ma non accetta che un movimento legalmente riconosciuto possa riunirsi liberamente. Ci chiediamo dunque quale sarebbe stata la risposta delle autorità nel caso in cui il leader di CasaPound fosse stato un boss mafioso o un pregiudicato/condannato. Probabilmente avrebbero concesso licenza e autorizzazione su due piedi, con tanto di libertà a sorvolare gli spazi aerei per gettare dal cielo fiori e corone d’alloro. Anzi sicuramente sarebbe stato così.

Casamonica si, Casapound no. Quando si esauriscono le parole, rimane solo più la vergogna. W l’itaglia. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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