Home / Affari di Palazzo / Politica interna / Un tunisino e un pakistano dell’Isis in manette: progettavano attentati parlando in italiano

Un tunisino e un pakistano dell’Isis in manette: progettavano attentati parlando in italiano

Condividi quest'articolo su -->

BRESCIA – Si fa presto a generalizzare, diranno in molti. Due membri dell’Isis, che si parlavano in Italiano, sono stati catturati a Brescia dopo avere esposto in Roma e Milano cartelli con il simbolo dello Stato islamico, e la scritta “siamo in vostre strade”.

Ogni islamico radicale che sia pronto alle efferatezze comandate dal Califfato, infatti, può considerarsi a pieno titolo un membro di Isis ed un cittadino dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil).  La polizia ha arrestato a Brescia due persone accusate di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico. Sono ancora in corso delle perquisizioni.

I due membri dell’isis tra loro parlavano di colpire la base militare di Ghedi, nel bresciano, ma anche altri obiettivi in Italia. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli.
Le indagini sono condotte dagli uomini della Digos e del servizio Polizia postale. Il lavoro delle Forze dell’ordine ha consentito di appurare come i due sostenitori dell’Isis, svolgessero continuativa attività di istigazione pubblica in rete. 

I due arrestati sono un tunisino e un pakistano. Quest’ultimo aveva avuto la brillante idea di creare l’account twitter ‘Islamic_State in Rom’. Gli estremisti stavano già progettando azioni terroristiche. Sul social sono comparsi numerosi messaggi minacciosi, anche in spiazzi aperti di città simbolo come Roma e Milano.

Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

La furia cieca e lo stridor di denti della sinistra sconfitta

Dopo il successo clamoroso di “Fratelli d’Italia” si scatena nel paese la furia scomposta di …