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Indovina chi viene a cena con Silvio

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Martedì sera Berlusconi e Matteo, quello buono, si sono dati appuntamento per una parca cena a base di prosciutto, melone e insalata. Il piatto forte, manco a dirlo, sarebbe stata l’ipotesi di “rieditar” la vecchia e cara coalizione Lega-Forza Italia magari insieme anche a quel che resta, anche se un po’ sparpagliato, della vecchia Alleanza Nazionale. Fantasie di una notte di prima estate o solo semplici elucubrazioni interlocutorie in attesa di vedere i vari cadaveri dell’attuale governo di sinistra-centro passare sotto il ponte aperto tra le…mura turrite d’Europa? Non lo sappiamo con certezza ma qualcosa di paragonabile alla solita mosca dispettosa sul cucuzzolo del naso ci dice che…chissà del cibo da manducar in pentola bolle sul serio.

 

Di sicuro a Salvini ha fatto bene mangiare leggero per via di quei simpatici quattro-cinque chiletti in più che ha messo su da quando le sue campagne politiche si sono trasformate in estenuanti tour paesagistico-gastronomici a raccattar nequizie e malcontenti in giro per mezza Italia. Diciamo mezza perché al di là della…linea gotica al buon Matteo è stato difficile e quasi impossibile favellar tra cotica e cotica. Ma ci ha pensato il buon Silvio a rimettere le cose a posto elargendo fraterni inviti alla concordia sulla base del comun nimico Matteo, quello meno buono, obnubilato e scompaginato dai litigi in casa e dagli arrivi di tanta e tal  disperata massa.

 

Una larga intesa pare già presente sulla…distruzione in piazza e a fuoco lento dei famigerati studi di settore che tanti lutti addussero agli Italiani e sull’eliminazione del perfido guiderdone aureo sulla casa che costringe i sudditi di Renzi a far…gibetto in quelle stesse case (gibetto in termine dantesco vuol dire “fare forca” di casa propria ergo…suicidio di massa di chi non ha manco più gli occhi per menar piagnisteo). Altro nemico comune l’Europa dei muretti e degli accordi di cui l’unico destinatario pare siamo stati e…continuiamo ad essere soltanto noi.

 

Lecito e auspicabile sarebbe, e sicuri siamo che i due galantuomini l’accordo alla fine lo faranno, dire la parola basta su Europa, gommoni, povertà tutta nostrana e crimini in abbondanza. Se la cena storta non è andata, la speranza di tornar a riveder le stelle con un sublime quanto per ora immaginifico patto del prosciutto e del melone e…del tirami su delle speranze molto…giù degli Italiani, potrebbe non essere solo fantasia ma reale e…appetitosa via. Ai posteri votanti l’ardua sentenza e agli Italiani per ora solo…tanta ma proprio tanta pazienza. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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