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Silenzio imbarazzante del governo nella disputa Vaticano-Turchia sul genocidio armeno

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Nessuno, su questo foglio elettronico, si spertica in lodi nei confronti delle istituzioni vaticane, ma quando esse trovano il coraggio per ricordare il terribile genocidio armeno avvenuto senza ombra di dubbio nella Turchia ottomana esattamente cento anni fa, bisognerebbe unanimemente supportare.

Nella giornata di ieri papa Francesco ha finalmente parlato di genocidio, citando una dichiarazione del 2000 di papa Giovanni Paolo II e del patriarca armeno, in occasione della messa di commemorazione del centenario in San Pietro, dichiarando che «è ampiamente considerato il primo genocidio del XX secolo». La Turchia ha reagito richiamando il nunzio apostolico della santa sede, e declassificando il genocidio ad una interpretazione politicamente orientata della storia.

A questo punto ci si aspetterebbe delle dure reazioni da parte del governo, e non solo le sole pretese retoriche di una certa opposizione che (giustamente) vorrebbe mantenere la Turchia fuori dall’Unione europea. A cosa serve avere un governo guidato da popolari ex? democristiani, se non si allinea nemmeno alle posizioni, pur coraggiose, ma giuste del Papa in politica internazionale?

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Di Redazione Elzeviro.eu

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