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Selvaggia, che snob!

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La giornalista e avvenente blogger è vittima di manie di protagonismo. La Selvaggia nazionale sembra twittare e postare con naturale inconsapevolezza qualsiasi azione compia e ogni pensiero che le passi per la mente. Tuttavia questo forsennato twitting e facebooking è in realtà figlio di una strategia studiata, metodica e chirurgica. Selvaggia è consapevole della valenza e del seguito di un qualsiasi suo tweet (oggi i tweet e i post valgono soldi, e non pochi) e ci gioca con la inconsapevole, questa si, complicità dei suoi sterminati fans (più di 500.000 solo su Facebook).

Due settimane fa l’automobile della Lucarelli era stata “rubata”, o almeno questo è quello che lei aveva pensato non trovandola più. La giornalista ha deciso così di denunciare il furto e comprarsi una vettura nuova, peccato che proprio ieri la sua macchina è stata ritrovata, molto probabilmente dalla polizia. L’automobile della blogger non era stata rubata da nessuno, Selvaggia aveva semplicemente subito un’amnesia non ricordandosi più dove l’avesse parcheggiata. “E’ successa una cosa incredibile: a 15 giorni dal furto e’ stata ritrovata la mia macchina. Sta bene, era dalle parti di Via Mecenate e il fattore sorprendente è che tutti pronti a prendersela con Pisapia e la criminalità e gli zingari e la polizia e la depenalizzazione dei furti e tanto i colpevoli non si trovano mai e invece questa volta, tenetevi forte, s’è anche trovato il colpevole. Che con mia grande gioia ha già pagato il suo debito. Piuttosto caro per giunta. Perché il colpevole sono io che non mi ero ricordata dove avevo parcheggiato la macchina e nel frattempo ne ho comprata un’altra. Non era furto. Era Alzheimer. Ora lapidatemi.”, così recita il suo post di ieri sera.

Ci sono un paio di appunti da fare alla Lucarelli in questo caso, che con i 28.000 likes presi da questo post raggranellerà forse qualche spiccio. In primis, perché inserire nel post “Pisapia, criminalità e zingari” come per sminuire un problema realmente esistente? La Lucarelli utilizza pericolosamente l’influenza che ha sui dipendenti da social per sminuire problemi che a Milano, non quella “bene” vissuta da lei, sono all’ordine del giorno. La Lucarelli dovrebbe parlare con qualche reisdente di via Negrotto, dove è situato uno dei campi rom più grandi di Milano, per comprenderne il disagio.

Un altro appunto da fare alla regina di Twitter è in merito allo snobbissimo sbandieramento dell’acquisto di un’auto nuova. Nessuno vuol fare una colpa alla Lucarelli se può permettersi l’acquisto di un’auto così, su due piedi. Tuttavia sarebbe più saggio e rispettoso non sbandierare ai quattro venti la propria fortuna, infischiandosene di chi un’automobile magari non la vede per tutta una vita.

Per concludere farei un ringraziamento alle forze dell’ordine, nell’eventualità che siano state loro a ritrovare l’auto della Lucarelli: per fortuna capita talvolta che i soldi pubblici siano usati per giuste cause, o quasi.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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