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Mieli: “Bisogna chiedere scusa alla Fornero!”

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E’ incredibile come ancora nel 2015 esistano persone capaci di difendere in qualche modo l’operato del governo Monti. Il governo dei tecnici, frutto di un colpo di Stato voluto da burocrati europei (lo disse Friedman, lo confermò Bini-Smaghi e lo confessò il ministro del Tesoro Usa Timothy Geithner), sponsorizzato come “salvezza del paese” ci ha condotti sino ad oggi: abbiamo un tasso di disoccupazione record al 13,2% (quella giovanile addirittura al 43,3%) che costa allo Stato 300 miliardi di euro annui in mancata produzione.

L’unico indice che è stato abbassato è quello dello “spread” utile solo per ottenere la fiducia dei mercati, quella dei cittadini ormai non interessa più. Questi disastrosi risultati sono il conseguente esito della “manovra” lacrime e sangue di Monti e della legge Fornero. Proprio quest’ultima è stata il fiore all’occhiello di questa becera gestione di governo: questa riforma ha infatti prodotto 350milaesodati“, ovvero persone che per una noncuranza del ministro non hanno potuto accedere alla pensione. Secondo poi un rapporto dell’Ilo, l’agenzia internazionale del lavoro che fa capo all’Onu, “la percentuale dei contratti a tempo determinato sull’insieme dei contratti precari è probabilmente aumentata a seguito della legge Fornero“.

Ma i “miracoli” della riforma Fornero non finiscono qua: dopo soli nove mesi dalla sua applicazione si è registrato un netto aumento dei licenziamenti e numero di precari, per arrivare alla cifra record di 1 milione di licenziamenti nel solo 2012. Numeri che hanno ovviamente scombussolato l’apparato giudiziario che ha dovuto far fronte alle imminenti cause lavorative. Secondo il presidente dell’Agi, Fabio Rusconi, la riforma ha generato “caos all’interno degli uffici giudiziari“, con il conseguente aumento di spese pubbliche per sostenere tutto l’apparato.

Fatta questa “breve” ma doverosa premessa è vergognoso che giornalisti del calibro di Paolo Mieli, davanti a milioni di telespettatori, difendano chi è andato contro tutti gli italiani, promettendo oltretutto il falso (la legge Fornero aveva tra i suoi obiettivi quello di “realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico, in grado di contribuire alla creazione dell’occupazione, in quantità e qualità, alla crescita sociale ed economica e alla riduzione permanente del tasso di disoccupazione“). Non uno di questi obiettivi è stato rispettato.

Invitiamo poi il senatore a vita Mario Monti a dimettersi dal suo incarico, in quanto questa posizione privilegiata gli venne assegnataper destituire il premier regolarmente eletto. Inoltre, in qualità di primo ministro, Monti pronunciò la frase “la Grecia è il miracolo dell’euro” mentre la mortalità infantile greca cresceva del 43%. Non possiamo mantenere con 21.850 euro mensili chi ha dileggiato l’onore di un popolo e la vita delle persone.  

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Di Redazione Elzeviro.eu

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