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Sul web circolano indiscrezioni, da mesi, riguardo al cachet di Benigni per la sua personale illustrazione dei Dieci comandamenti, in onda il 15 ed il 16 dicembre 2014 su Rai Uno. Si parla di cifre altisonanti, astronomiche, incredibili. I più grandi quotidiani riportano cifre ben oltre i 2 milioni per la sola trasmissione sui Comandamenti. Addirittura c’è chi si spinge a dire che il cachet, unito ad un’ennesima futura rappresentazione de La Divina Commedia, sempre secondo l’interpretazione del “comuco” (comu+comico), arriverebbe a 4 mln.
Si tratta ad ogni modo di numeri completamente fuori dalla realtà, senza nemmeno dovere stare a fare la ritrita parafrasi morale della questione che in Italia c’è recessione e così via… finché i telespettatori pagheranno il canone e non insorgeranno di fronte a stipendii così faraonici da far vergognare. Si pensi anche ai cachet, per poche serate, di Littizzetto e Fazio per le scorse edizioni del festival canoro di Sanremo (intorno al milione complessivo per la coppia, anch’essa politicizzatissima)… Anche se in commissione di vigilanza rai l’on.Fico (M5S) ha chiesto chiarimenti in merito al cachet di Benigni, tutta la vicenda rimane per ora torbida e poco chiara. 
Siamo a questo punto molto curiosi di ascoltare la divina interpretazione di Benigni del comandamento quinto (secondo la tradizione cattolica che segue il libro del Deuteronomio), ovvero “non rubare“.
In foto: Benigni con l’ex segretario del Partito comunista, Berlinguer.
