Home / Affari di Palazzo / Politica interna / 100 milioni da Renzi per salvare Eur Spa: alla faccia del mafiofascismo!

100 milioni da Renzi per salvare Eur Spa: alla faccia del mafiofascismo!

Condividi quest'articolo su -->

Giornali di rilevanza nazionale come l’Espresso e altri, molto meno rilevanti, come lo sconosciuto “caratteriliberi.eu” (ma spocchioso tanto quanto l’Espresso) hanno parlato apertamente in questi giorni di “mafiofascismo“. Anche giornalisti di spessore come Lucia Annunziata, in particolare nella recente intervista a Matteo Salvini, hanno posto l’accento sulla matrice “destroida” dei vergognosi intrecci della politica romana.

Certezza e spocchia rendono quasi inappellabili queste accuse, eppure basta voltarsi indietro, di qualche mese, per capire che la parola “mafiofascismo” è un neologismo astratto usato solo per accalappiare le bocche più ingenue. Facciamo un balzo indietro, ci basta tornare al 24 aprile del 2014. Il giorno prima della festa della Liberazione il governo Renzi vara il famoso decreto 66, quello degli 80 euro per intenderci. Tale decreto verrà convertito in legge due mesi dopo, il 23 giugno, e all’interno del testo si può leggere il seguente passaggio:”la società EUR Spa può presentare al Ministero dell’economia e delle finanze (del quale è società controllata,) … un’istanza di accesso ad anticipazione di liquidità, nel limite massimo di 100 milioni di euro, finalizzata al pagamento di debiti commerciali certi, liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2013“. Cosa vuol dire in soldoni? Significa che il governo Renzi ha volutamente anticipato 100 milioni di euro, sottraendoli dai fondi pubblici utilizzati per pagare i debiti contratti con le imprese, per salvare il “fondoschiena” di gente del calibro di Carlo Pucci, dirigente Eur, e Riccardo Mancini, ormai ex presidente della società. Entrambi sono stati arrestati per essere coinvolti nel “mondo di mezzo” romano.

I primi a denunciare questa strana dinamica sono stati i grillini, che addirittura si opposero in sede di discussione parlamentare contro questo finanziamento indiscriminato a Eur S.p.a., e addirittura proposero di sostituire i vertici che avevano creato questo gigantesco buco finanziario. Tra le follie della gestione della società Eur ricordiamo la “nuvola” di Fuksas, progetto ancora in costruzione (nonostante la prima pietra venne posata nel 2007), che sarebbe dovuto costare 272 milioni, ma che nel corso degli anni ha superato i 413 milioni di euro.

Nonostante la crisi e il patto di stabilità il governo ha sempre erogato soldi a questo progetto insulso, come i 100 milioni dati dall’allora governo Letta nel dicembre 2013. Il “fascista” Mancini ha trovato un rubinetto sempre aperto nei governi che si sono succeduti, specialmente in questi ultimi due, Letta e Renzi, che di “fascismo” non hanno nulla.

Solo dei giornalisti da strapazzo possono dare un colore politico al fenomeno mafioso, storicamente trasversale nell’ambiente politico italiano.

L’unico tentativo serio di lotta alla mafia fu quello del prefetto Mori, durante il Fascismo, mentre dopo, lo Stato ha sminuito, sottovalutato o semplicemente colluso. Sfidiamo gli antifascisti a negare che la mafia ritornò trionfante in Sicilia ed in Italia al seguito degli “Alleati” e degli antifascisti, in ricompensa dell’aiuto concreto che essa fornì per lo sbarco e la conquista dell’isola!”, a riprova dell’idiozia di certe illazioni ci sono anche le parole di Giovanni Falcone, uomo che ha dato la vita nella lotta alla mafia. 

Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

La furia cieca e lo stridor di denti della sinistra sconfitta

Dopo il successo clamoroso di “Fratelli d’Italia” si scatena nel paese la furia scomposta di …