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“AL SUD ABBIAMO SBAGLIATO”: Salvini si prende sulle spalle la politica nazionale. In settimana presentati nome e simbolo della Lega nazionale.
C’è chi al sud si ricorda di lui più che altro per il coretto da stadio contro i napoletani, ma molti ed in numero sempre crescente, si rendono conto che la politica di Salvini degli ultimi tempi ha un occhio attento alla situazione del centro-sud. La Lega ad esempio è stata l’unico partito a votare in Europa contro la liberalizzazione degli scambi con il Marocco, con tanto di disastro annunciato sull’economia e l’esportazione delle arance dalla Sicilia.
Certo, agli altri paesi d’Europa cosa importa: non hanno la produzione di frutta e verdura del Sud Italia, ed aiutare un paese fondatore in crisi non è evidentemente nelle vene di quest’Europa dei banchieri. La Lega Nord ha difeso, in questa ed in altre occasioni, il paese Italia ed è pronta a presentare il suo progetto federalista con il nome di Salvini nel simbolo.
Mentre Le Pen figlia al congresso del Fronte nazionale di Lione tenutosi nel finesettimana si spertica in lodi e dice di andare talvolta in estasi per la politica di Salvini, in Italia illustri penne lo attaccano. Essere attaccati da Giuliano Ferrara che definisce Salvini un attaccatore di manifesti, però, non è certo una cosa da dolersi troppo né per Salvini, né per il giornalista: si immagina che Salvini e i salviniani non leggano il Foglio tutti i giorni. Che continuino dunque a studiarsi in cagnesco finché il leader del Carroccio non prenderà la guida definitiva del centrodestra. Ciò che accadrà presto. Poi che si inizi un dialogo con quelle ultime penne conservatrici degne di nota e di stima.
Il movimento nato a Pontida è pronto a sbarcare al Sud, plausibilmente con la denominazione di Lega nazionale o Lega dei popoli ed il nome del barbuto milanese nel simbolo.
Ne vedremo delle belle.
