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Caso Daniza, triplice omicidio di Stato

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Il burocratese ammuffisce l’aria degli uffici della Provincia di Trento. E’ a tale provincia autonoma che il Ministero dell’Ambiente ha lasciato gestire una questione che è presto diventata, invece, di rilevanza nazionale. Non si può, come ha fatto il Ministero, far finta che la vicenda dell’orsa Daniza conclusasi ieri con un trucido assassinio, non fosse ormai di interesse nazionale.

 

Tutta l’Italia, meno qualche contadino a cui Daniza avrebbe mangiato una pecora, era schierata, per una volta, per il rispetto della natura selvaggia. La provincia di Trento ha invece autonomamente deciso di piazzare trappole in tutti i boschi e su per le montagne dove l’orsa coi suoi cuccioli si aggiravano. L’inseguimento è durato un mese e ieri, con preterintenzione, l’orsa è stata uccisa. Una dose di anestetico esagerata che, si sapeva, avrebbe potuto abbattere un animale. Certamente narcotizzare un orso vuol dire non dargli la possibilità di muoversi e tenere lontano questo rischio significa iniettargli una dose borderline quindi era noto che il rischio fosse dietro l’angolo. Come mai sul sito del ministero dell’Ambiente non compare nulla su questa vicenda? Come mai l’economista dell’Udc non ha preso una posizione netta e precisa? Forse perché le sue competenze non si aggirano neppure tangentemente intorno alla materia ambientale?

 

Come ha dichiarato un esponente del Corpo forestale dello Stato specializzato in materia, i cuccioli di orso bruno in genere rimangono con la madre per un periodo molto lungo, da 24 a 36 mesi e dalla madre imparano ogni comportamento, dal reperimento del cibo, al discernimento dello stesso; dove trovare rifugio, dove fare e come fare la tana per il letargo, instillare la paura nelle per le giuste minacce. I cuccioli solo dopo i due o tre anni si separano dalla madre. I figli di Daniza hanno solo 7/8 mesi di vita. E’ arduo pensare che possano sopravvivere senza l’assistenza materna, per cui è necessario pensare a delle soluzioni alternative che comportino la cattività. Una vita rinchiusi è pur sempre vita.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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