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Non era vero niente (o comunque non era reato)

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Con uno schioccar di dita si è passati da sette anni di carcere a zero. La notizia dell’assoluzione di Berlusconi con formula piena per il caso “Ruby” ha fatto il giro del mondo, giungendo in un batter d’occhio persino in Cina ed in Thailandia. Il primo capo d’accusa è caduto perché il fatto non sussiste, il secondo perchè il fatto non costituisce reato. Come ha sttolineato Pamparana (“Matrix” 18/7), i “nemici” dell’allora premier (nonché Cavaliere del lavoro) colsero la palla al balzo per screditarlo di fronte all’opinione pubblica Italiana ed estera quando una delle ragazze invitate alle cene private ad Arcore (di cui erano a conoscenza) venne pizzicata a rubare in un supermercato di Genova.

I media si scatenarono sul bunga-bunga e Berlusconi fu sputtanato in tutto il pianeta. Fu così che ebbe inizio (27/ 05/ 2010) la farsa mediatico-giuritica studiata a tavolino per eliminare il cavaliere dalla scena politica (che fu poi spinto a dimettersi il 12/11/2011 a causa di uno spread costruito ad hoc). S’è detto che ieri ha vinto la giustizia, ma chi risarcirà il popolo italiano per i danni che ha subito durante il governo “tecnico” di Monti? Dopo B. (l’ultimo premier eletto dai cittadini), c’é stato il diluvio.

Scippato il voto agli elettori, ferita a morte la democrazia e tre anni di tribolazioni economiche non ancora superate. C’è da augurarsi che questa assoluzione porti una ventata d’aria fresca nella politica, dando pure una spintarella alla corte costituzionale affinchè annulli la sentenza della Cassazione che ha condannato il maggior contribuente Italiano per frode fiscale. Una frode fiscale che per un cittadino qualunque sarebbe come evadere 10 euro: un evidente errore del commercialista.

Intanto già si registrano i primi cambiamenti: Renzi ha scaricato i pentastellati perché per le riforme non gli servono più, ma anche i dissidenti di FI, tornati all’ovile, fanno quadrato intorno al loro leader di nuovo in auge. Tutto è “in fieri” , un continuo divenire che non si ferma mai. Purtroppo o per fortuna Berlusconi ha sette vite. Giuseppe Franchi Naa

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Di Redazione Elzeviro.eu

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