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La cupola del denaro

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A quanto pare è tutta d’oro massiccio. Senza tante storie, chi ha rubato deve rendere il malloppo subito, visto che il procuratore Nordio ha detto che si tratta di denaro pubblico con il quale un privato (presidente del consorzio “Venezia nuova”) ha fatto quello che ha voluto senza rendere conto a nessuno.

Chi ha partecipato a questa “cricca a delinquere”, emettendo fatture false, ha già patteggiato 1 anno e 10 mesi facendo alla magistratura i nomi ed i cognomi dei suoi “compagni di merende” pur di limitare il suo danno, ma non basta.

E’ nei patrimoni dei ladri che bisogna mettere le mani, perché tutto l denaro rubato(CI) venga reso, fino all’ultimo centesimo. Far pagare l’IMU e la TASI ai cittadini (che con tanti sacrifici hanno alfine acquistato la casa che abitano), mentre i ” furbetti” si succhiano mliardi (almeno quattro), fa accapponare la pelle.

Non basta dire che il male della corruzione in Italia (e non solo) è sistematico e profondo: bisogna estirparlo con l’unico mezzo efficace, ossia l’esproprio di tutti i beni che questi reucci di cartapesta avidi di denaro hanno accumolato negli anni di “onorato servizio” alla comunità.

Diversamente trattasi di una presa in giro che procura non solo rabbia, disgusto e sdegno, ma qualcosa che va ben oltre, la cui parola deve essere ancora coniata, perchè non si trova sul vocabolario. Ripetere di essere schifati da questa gentaglia lercia e immonda è troppo poco. In galera ci starebbero troppo poco tempo, e della gogna mediatica se ne fregano. Appena usciti, con tutti i loro soldi,
troverebbero certo un posto per vivere sereni, serviti e riveriti come pascià. Giuseppe Franchi Naa

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Di Redazione Elzeviro.eu

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