Accoglieteli

Condividi quest'articolo su -->

Palermo – In Sicilia il fenomeno immigrazione o dei migranti non ha fine.

Nelle ultime ore sono approdati più di 3000 migranti. Non faccio alcun commento sulla natura molto spesso umanitaria di questi viaggi; sfuggono dalla guerra, dalle persecuzioni dell’estremismo e perché no, anche dalla fame.

Ma permettetemi una riscrittura dell’operazione Mare Nostrum.

Un’operazione nata da un sistema bacato di populismo e che sta mettendo sotto gli occhi di tutti i propri difetti e controsensi .

Diceva il vecchio saggio, “prima di scavare la buca, pensa, dove mettere la terra che tiri fuori dalla buca“.

In Italia succede esattamente questo, diamo il via all’operazione, li portiamo in Italia, in Sicilia, visto che la regione di confine è la Sicilia, e poi dove li accogliamo?

L’afflusso di quasi 10 mila migranti dall’inizio del 2014 è diventato insostenibile, eccessivo.

Va bene l’accoglienza, ma il troppo storpia.

Non è corretto nei confronti delle popolazioni siciliane. I Sindaci hanno denunziato i problemi della sicurezza dei cittadini, sia di ordine pubblico che sanitario.

        Non è corretto nei confronti dei migranti.

        Se è vero che li soccorriamo e abbiamo trasformato le nostre navi militari in traghetti, allora facciamo il passo successivo.

        Andiamo a prenderli direttamente nei loro porti di partenza. Avremo così centrato due obiettivi contemporaneamente:

no  – non è più necessario continuare ad impiegare personale militare, il cui addestramento non è certo quello di traghettatore;

2-   – togliamo ai mercanti di barche e di viaggi, il loro profitto.

La mia vuole essere una provocazione: all’operazione Mare Nostrum che di fatto è “solo italicum“, preferisco un’operazione “traghetti free“.

di Giuseppe Morello

Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

La furia cieca e lo stridor di denti della sinistra sconfitta

Dopo il successo clamoroso di “Fratelli d’Italia” si scatena nel paese la furia scomposta di …