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«Forza Italia avrà un ruolo determinante anche come forza di opposizione»

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Intervista a Daniela Ruffino, attuale sindaco di Giaveno e candidata alle prossime elezioni regionali.

 

GIAVENO (TO) – Daniela Ruffino è sindaco della città di Giaveno da dieci anni, una funzione questa che le ha consentito di maturare una preziosa esperienza sia politica che amministrativa nella gestione di un ente locale importante come la città che domina la Val Sangone. Un’esperienza che, come lei stessa ha detto, cercherà di travasare a livello regionale se sarà eletta nelle liste di Forza Italia.

 

Signor Sindaco, dai più recenti sondaggi, che ovviamente sono indicativi con una buona dose di approssimazione ma non sono comunque una scienza esatta, Forza Italia alle regionali dovrebbe assestarsi tra il 20 e il 25 per cento dell’elettorato. Insomma un partito che, dopo essere stato per molto tempo la prima forza politica in Italia, dovrà, se queste indicazioni saranno confermate, adattarsi a svolgere un ruolo di opposizione sia a Roma che a livello locale e regionale. Che tipo di opposizione sarà quella del suo partito?

 

Daniela Ruffino: Forza Italia sarà senz’altro un partito che svolgerà a livello regionale una forma di opposizione intelligente e responsabile nel senso che, se da una parte saremo irremovibili e rigidi sui principi politici per noi non negoziabili, dall’altra saremo, sempre nel rispetto delle reciproche posizioni, comunque aperti e disponibili ad un dialogo sereno e costruttivo con chi governerà la regione. Non saremo insomma un partito da barricate nè a livello regionale nè a livello nazionale come qualcuno sta cercando di dipingerci. E’ comunque nell’interesse di tutti che Renzi con il suo governo riesca a svolgere un buon lavoro, grazie anche alla presenza  di un’opposizione responsabile e ferma al tempo stesso.

 

Che impegno lei e il suo partito vi assumete per fare sì che il Piemonte riesca ad ottenere finalmente quella visibilità e quel ruolo che a livello nazionale ma anche europeo è fino ad ora in parte mancato? Anche in ottica di fondi e finanziamenti che spesso qui nella nostra regione fanno fatica ad arrivare o non arrivano mai.

 

Daniela Ruffino: E’ vero, spesso il Piemonte è rimasto nelle retrovie dal punto di vista della distribuzione in cascata delle risorse nazionali. E’ anche vero però che una buona parte dei finanziamenti, sia nazionali che europei, più che non essere arrivati sono spesso stati restituiti in quanto non è stato possibile usarli. Pensi che L’Unione Europea ha fatto costruire un ponte chiamato “Ponte Italia” con i fondi e i finanziamenti che il nostro Paese ha restituito perché non è stato capace di allocare e tra questi fondi ci sono anche quelli, non irrilevanti, restituiti dalla Regione Piemonte. Il nostro e mio impegno sarà quindi quello di cercare di facilitare anche dal punto di vista burocratico, l’iter amministrativo per ottenere quei fondi indispensabili sia per chi deve intraprendere un’attività imprenditoriale sia per chi la sta già svolgendo, sto parlando di finanziamenti anche a fondo perduto. Sprecare, così come è stato fatto fino ad ora, queste risorse è paradossale e contraddittorio al tempo stesso.

 

Secondo lei quale percentuale deve raggiungere il nuovo PD di Renzi in queste elezioni per avere un futuro anche come forza principale di governo?

 

Daniela Ruffino: Penso che il 30% sarà la soglia sotto la quale si potrà per loro parlare di fallimento e allora tutto sarà di nuovo messo in discussione, molto dipenderà anche da quelli che saranno i risultati del Movimento Cinque Stelle che, secondo me, a livello amministrativo e regionale, potrebbe subire anche un certo  ridimensionamento.

 

Cosa ne pensa degli 80 euro che arriveranno nella busta paga di molti Italiani ?

 

Daniela Ruffino: Sebbene l’iniziativa sia lodevole, ho paura che l’attuale Governo farà fatica a trovare la copertura finanziaria per un’operazione a così ampio spettro ma dalle conseguenze poco più che simboliche. Non so se allo stato attuale ci siano i fondi per coprire una simile spesa, anche perché finché non si andrà ad incidere in modo drastico sulla spesa pubblica, la spada di Damocle che continua a pendere sulla nostra testa, sarà difficile liberare risorse per gli Italiani, e in particolare per le fasce più deboli.

 

Da sempre il suo partito sta portando avanti una politica di riduzione del carico fiscale, l’unica in grado, a suo giudizio, di garantire non solo un aumento dei consumi ma anche la sopravvivenza della stessa classe imprenditoriale strozzata da un fiscalismo esagerato che ha spesso contribuito in maniera determinante a far chiudere moltissime attività. Continuerete a portare avanti questo programma, diciamo, così alternativo a quello della sinistra, da sempre abbastanza contraria a tutelare gli interessi della classe imprenditoriale?

 

Daniela Ruffino: Assolutamente sì, una delle nostre proposte ad esempio sarà quella di abbattere l’IRAP per le nuove iniziative industriali e rendere le assunzioni più facili e anche più convenienti dal punto di vista economico per gli stessi imprenditori. Purtroppo su questo devo registrare la storica avversione degli stessi sindacati proprio verso il concetto di flessibilità, l’unico strumento, insieme alla diminuzione del carico fiscale, che, a nostro giudizio, sarebbe in grado di contribuire alla ripresa dell ‘economia reale del nostro paese, una mentalità questa, dei sindacati, che ha radici ideologiche ben precise e che è dura a morire.

La ringrazio per il tempo concesso, buon lavoro e auguri per la sua candidatura. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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