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Il caveau blindato della politica

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Due sono le chiavi, una ce l’ha la banca, l’altra il PD. Nessun altro ha accesso al sotterraneo. Uno che la sa lunga su queste cose è Corrado Passera, e molto potrebbe dire sulla calda estate del 2011. Amico di Napolitano da tanto tempo. Amministratore delegato di Banca Intesa-San paolo, presentò al capo dello stato un suo piano personale per “rilanciare l’ITALIA” con misure drastiche, che Monti (in qualità di premier) doveva mettere in atto.
Era in programma l’IVA al 26%, una tassa sanitaria regionale, una patrimoniale che doveva portare all’erario 85 miliardi di euro, l’aumento della percentuale sulle rendite finanziarie e chissà cos’altro ancora. 
Su queste basi accettò di diventare ministro dello sviluppo economico , lasciando un reddito di 3milioni di euro all’anno per la “misera” indennità da ministro (200mila euro). Suvvia, i soldi sono soldi, non si buttano dalla finestra. Non si lascia una gallina per un uovo, almenoché non ci sia la promessa di un pollaio. De Benedetti e Prodi sanno molto di più di quanto hanno riferito al giornalista “investigativo” Alan Friedman. Non per nulla ci fu un incontro carbonaro negli uffici di Passera alla S.Paolo, avvallato da Napolitano, in presenza di Monti, del presidente della banca Bossoli e del duo del PD (De Benedetti e Prodi ), come venne scritto su ” La Stampa” nei primi di luglio del 2011.
Non soffermiamoci sulle pagine di un libro, leggiamo tra le righe, andiamo oltre per scoprire il disegno. Gli sportelli delle banche aperti al pubblico sono al chiaro, i caveau al buio, nei sotterranei dove il sole non può entrare. 

Giuseppe Franchi   N.a.a. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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