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Caso Ligresti: minimizzatori, populisti o benaltristi?

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Del caso Ligresti si parla da giorni e quindi anche del destino della ministra Cancellieri che si dichiara  “serena e tranquilla”, commentando che il suo “è stato un intervento mosso dal fatto che un detenuto poteva morire”.

Dopo lunghe ore si esprime anche Palazzo Chigi, che dichiara: “Siamo sicuri che le argomentazioni che il ministro Cancellieri svilupperà convinceranno le Camere e fugheranno ogni dubbio”.

Le reazioni all’accaduto, sono svariate, ma possono essere incanalate in tre correnti di pensiero.

Nella prima, i minimizzatori che ammettono: “Cosa ha fatto di male? Ha solo aiutato una amica”, dimenticando che quella del ministro è una carica pubblica che presuppone tra le altre cose, imparzialità.

Nella seconda, possiamo inserire i “populisti giudiziari”, utilizzando il termine coniato da Luciano Violante, per definire i molti che in questo caso specifico s’indignano per le furbe(rube)rie del ministro di turno.

Intendiamoci: sono tutte questioni denunciabili, ma non è quello il fulcro di questo scandalo.

Nella terza e ultima corrente di pensiero, si collocano i benaltristi convinti e la loro chiamata alle armi contro l’obbrobrio della carcerazione preventiva, per attaccare con il loro esercito, quello dei giustizionalisti.A loro capo si sentirebbero sicuramente a loro agio Berlusconi e i suoi falchi.

Si può ben dire che nessuna delle tre pare considerare il ruolo ricoperto dalla ministra Cancellieri, come d’altronde non sembrano prenderlo in considerazione Napolitano ed Enrico Letta, da cui Anna Maria Cancellieri pare sia sostenuta.

“La Idem a causa dell?Ici non pagata ha dato le dimissioni in dieci giorni. La Cancellieri forse non le darà mai. Il motivo è semplice. La Cancellieri fa parte di quel mondo composto da politici, banchieri, istituzioni, finanzieri, inestricabile come una foresta pietrificata.Nessun monito da parte di Napolitano per questo scandalo per l?ingerenza di un ministro su una detenzione, avvenuta grazie a rapporti di lunga data con Ligresti. Non un fiato da Capitan Findus Letta. Hanno paura di essere travolti e credono che il silenzio li salverà, ma sono già condannati“.Queste le esternazioni web di Beppe Grillo, che con il Movimento Cinque Stelle ha presentato una mozione di sfiducia.

Capezzone invece, ne approfitta subito e coglie la palla al balzo: “sottoscrivo fino alle virgole le parole del ministro Cancellieri, sul carcere e pure sulla vicenda e trovo assolutamente ingiusta e strumentale la campagna scatenata contro di lei dal fronte giustizionalista. Vorrei però che questo ‘diritto a essere umano’ fosse valso e valesse anche per Silvio Berlusconi. Altrimenti saremmo dinanzi a un clamoroso caso di doppiopesismo”.Berlusconi come il nero (non quello giovane e abbronzato), come il prezzemolo e come la nutella. Va bene con tutto, in mezzo a qualsiasi cosa.

Sorge quasi spontanea una la domanda: ma se quella telefonata l’avesse fatta qualche altro ministro di seconda faccia? 

La Cancellieri si difende, sostenendo di essere intervenuta in decine di casi simili ed escludendo l’esistenza di cittadini di serie A e serie B.

Certo che se non avete il numero di telefono di qualche ministro o il vostro cognome comincia con la lettera “Z” ed è quindi più difficilmente raggiungibile in rubrica, forse troverete qualche difficoltà in più di quante ne abbia trovate la signora Ligresti,  per far sentire la vostra voce.

Allegra Romana

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Di Redazione Elzeviro.eu

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