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Mascherina all’aperto: non serve assolutamente a nulla

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Il nuovo Dpcm  è anticostituzionale e draconiano, ma prima di tutto, scientificamente infondato.

È da oggi in vigore l’obbligo della mascherina anche all’aperto, con multe dai 400 ai 1000 euro. Garantiti i controlli delle forze dell’ordine e forse anche l’uso dell’esercito. Per le attività commerciali colte sul fatto, cioè con clienti non di mascherina muniti, chiusura dell’esercizio dai 5 ai 30 giorni. 

Le parole di Conte sul nuovo Dpcm sono chiare: meno libertà per tutelare la salute. Ecco il raccapricciante emblema di un periodo infimo, dove tornano alla mente ricordi amari della storia: l’inquisizione, i regimi assolutisti del 700, il dispotismo, i totalitarismi novecenteschi. Abbiamo già lottato per le libertà, ma ciclicamente, perdiamo ogni progresso.

Nessun Presidente democratico avrebbe mai osato pronunciare delle simili parole, ma oggi vi è in corso una pandemia. Pandemia che ha ucciso milioni di persone e che necessita, per noi vivi fortunati, prevenzione e mascherine. Vediamo come i fatti e la scienza, smentiscono tutto.

Le prove scientifiche dell’inutilità della mascherina

La letteratura scientifica riguardante l’uso della mascherina è assai vasta e ovviamente antecedente all’attuale periodo. Noi ne vedremo solo una parte breve e succinta, dal 2010 in poi.

 

Cowling, B. et al. (2010) “Mascherina per prevenire la trasmissione del virus dell’influenza: una revisione sistematica”. Conclusioni: nessuno degli studi esaminati ha mostrato un beneficio dall’indossare una maschera, né negli operatori sanitari né nei membri della comunità nelle famiglie.

Bin-Reza et al. (2012) “L’uso di maschere e respiratori per prevenire la trasmissione dell’influenza: una revisione sistematica delle prove scientifiche”. Conclusioni: “c’erano 17 studi ammissibili, nessuno di essi ha stabilito una relazione conclusiva tra l’uso di maschera/respiratore e la protezione contro l’infezione influenzale”.

Offeddu, V. et al. (2017) “Efficacia delle maschere e dei respiratori contro le infezioni respiratorie negli operatori sanitari: una revisione sistematica e una meta-analisi”. Conclusioni: la valutazione auto-riferita dei risultati clinici era soggetta a bias. L’evidenza di un effetto protettivo di maschere o respiratori contro l’infezione respiratoria verificata (VRI) non era statisticamente significativa.

Long, Y. et al. (2020) “Efficacia dei respiratori N95 rispetto alle maschere chirurgiche contro l’influenza: una revisione sistematica e una meta-analisi”. Conclusioni: L’uso di respiratori N95 rispetto alle maschere chirurgiche non è associato a un minor rischio di influenza confermata in laboratorio.

Sembra evidente che la mascherina non solo non serva all’aperto, ma non sia mai decisiva

Riportiamo però anche le parole dello psichiatra sentito a Mattino 5, Alessandro Meluzzi. Oltre a parlare dei possibili effetti negativi sulla psiche derivanti dall’uso di mascherine, riporta anche delle evidenze scientifiche.

Dopo quarant’anni che faccio il medico sono abituato ad essere una persona seria. Se voi credete che mettere le mascherine servirà a qualche cosa, dal punto di vista virologico, vi assicuro che vi sbagliate. Le mascherine diventano solo un pabulum di batteri, funghi e virus. Le mascherine non servono assolutamente a nulla! Se vogliamo essere seri dobbiamo accettare l’idea di questa malattia, di cui praticamente non muore nessuno, se non chi soffre di disturbi della coagulazione, di diabete, ipertensione, chi prende farmaci ace-nibitori, o altrimenti dobbiamo essere seri! Non raccontare balle alla gente.

Meluzzi solleva un’altra questione: la mortalità e contagiosità del virus Covid-19. I dati statistici ci vengono sempre mostrati poco chiari e sommati nel complesso, pertanto in questa sede cerchiamo di mostrare qualche dato in modo meno opaco.

Le menzogne delle statistiche

Analizziamo e riportiamo insieme i dati di qualche giorno fa: 58.903 positivi con un incremento giornaliero di 1.474, su un totale di casi da inizio pandemia di 327.596, di cui sono guariti in 232.681. Il 5 Ottobre sono deceduti in 16 e sono state ricoverate in terapia intensiva 20 persone in più rispetto al giorno precedente.

Questo significa, sempre usando la loro amata statistica, che sul totale della popolazione italiana i così detti “positivi” rappresentano lo 0.097%, cioè meno del 0.01%. Di questo 0,01%, i ricoverati con sintomi sono 3.487, quindi sul totale di positivi solamente il 5% ha dei sintomi (che poi resta tutto da vedere visti i casi di ricoverati senza sintomi in diverse regioni, tra cui la Campania). In parole povere: il 95% dei rilevati come positivi al virus Covid-19, non hanno bisogno di essere ricoverati e superano da soli la malattia. 

Quei 16 morti, rappresentano lo 0.000005% della popolazione totale. Mentre dall’inizio della pandemia, sono morte 36.002 di persone, lo 0.05% degli italiani.

Sorge spontanea la domanda: dove sarebbe questa emergenza sanitaria?

Perché in Parlamento nessuno, neanche l’opposizione, ha votato contro il prolungamento dello stato d’emergenza? Alla Camera si contano solo tre voti contrari. Solo tre. 

 

Ci spaventano quotidianamente sparando cifre assurde, leggendo i dati come più gli conviene e inasprendo norme che non potrebbero esistere. I Dpcm sono una pura e semplice invenzione che mai è scritta in Costituzione e che mai vedremo su un testo giuridico. Il governo ormai esercita in modo informale i pieni poteri e il Parlamento approva ogni desiderio del premier.

E ora nuova politica pubblica: mascherina anche all’aperto. Proprio ora che  gli italiani stavano acquistando sempre meno mascherine. Secondo Iqvia – provider globale che monitora la spesa in farmacia – la curva degli acquisti delle mascherine ha visto un picco nella settimana tra il 6 e il 13 aprile (5,5 milioni di euro), ma da allora c’è stato un calo continuo con il punto più basso verso il 20 giugno (1,7 milioni di euro). forse era il momento di dare una scossa all’economia.

L’obbligo della mascherina all’aperto resta fino al 15 ottobre, ma sembra ovvio aspettarsi una proroga. Per noi cittadini questo significa un graduale ritorno alla fase 1, con misure più stingenti e l’incessante compagnia del terrore mediatico.

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Di Arianna

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