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L’Amazzonia e gli indigeni ora hanno una voce più forte

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Nemonte Nenquimo è tra le prime donne dell’Amazzonia ad avere avuto il prestigioso riconoscimento dal TIME, che ogni anno stila la classifica degli individui più influenti del mondo, per la sua lotta volta alla conservazione dei territori indigeni.

La sua menzione nel TIME100 è accompagnata dal commento dell’attore ambientalista Leonardo Di Caprio, tra i più famosi personaggi impegnati nella difesa dell’ambiente e soprattutto sostenitore dei diritti degli indigeni. Nel commento a Nenquimo, Di Caprio afferma:

Nemonte vive la sua battaglia e conversare con lei significa essere testimoni di una rara chiarezza di intenti […] Ha mantenuto la parola data e continua ad essere una voce e una sostenitrice della sua comunità. La causa di Nemonte è tutta la nostra causa. Ispira coloro con cui parla a mettere in spalla il masso più vicino e camminare al suo fianco mentre il suo movimento continua a crescere. Sono fortunato ad averla incontrata, e sono ancora più fortunato ad aver imparato da lei.

Estremamente determinata e sicura

Nenquimo lotta per proteggere la sua terra ancestrale dalle estrazioni petrolifere che minacciano la biodiversità della più grande foresta pluviale del mondo che è anche dimora di circa 400 tribù indigene. Fra i traguardi raggiunti dalla leader Waorani troviamo la vittoria contro il governo ecuadoriano, che prevedeva la trivellazione di mezzo milione di acri della foresta. Inoltre, è co-fondatrice dell’organizzazione no-profit Ceibo Alliance, che si occupa di preservare terre e mezzi di sussistenza degli indigeni e si batte per impedire l’estrazione delle risorse del territorio.

“Abbiamo visto le compagnie petrolifere portare soltanto malattie e morte”

Nenquimo racconta gli effetti devastanti che hanno causato le estrazioni di petrolio nella sua terra: deforestazione, contaminazione dell’acqua, l’intromissione prepotente che sta distruggendo il loro modo di vivere e il loro stesso diritto alla vita. Prestare attenzione alla foresta amazzonica non è soltanto compito del popolo indigeno, l’impegno per la conservazione ambientale è un dovere che dobbiamo al nostro pianeta.

Il riconoscimento a Nemonte Nenquimo rappresenta un faro nel buio per i popoli indigeni impegnati nella conservazione di una delle più grandi aree produttrici di ossigeno del Pianeta. La speranza è che ora, anche noi, possiamo sentirci un po’ più custodi della natura per noi e le generazioni future.

 

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Di Francesca Russo

Francesca, laureata in Comunicazione Interculturale, oggi studentessa al secondo anno magistrale in Area and Global Studies for International Cooperation presso l'Università degli Studi di Torino.

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