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Il documento ombra per rafforzare l’euro di Draghi, Juncker e Schulz

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Si avvicina la data, 23 giugno, del referendum sull’eventuale “brexit” e la credibilità del superstato europeo continua a vacillare.

Purtroppo però vacilla solo agli occhi dei cittadini, il cui peso sulla struttura istituzionale Ue conta meno di zero. Così un’eventuale uscita della Gran Bretagna, già assente nel sistema euro, non fermerà di certo il piano di allargamento e consolidamento che hanno in mente i piani alti di Bruxelles.

Perché nonostante i dati economici condannino in maniera inappellabile l’operato dell’Unione (tasso di disoccupazione passato dal 6.8% al 9,6% in 8 anni, con punte oltre il 20% in Grecia, Spagna e Portogallo), i progettisti credono ancora nella bontà di una Unione economica.

In quest’ottica i 5 principali burattinai dell’Ue, Mario Draghi, Jean-Claude Juncker, Donald Tusk, Martin Schulz e Jeroen Dijsselbloem hanno preparato un documento chiamato appunto 5 presidents report: Completing Europe’s Economic and Monetary Union.

Si tratta di un documento di 24 pagine che illustra i futuri passaggi che porteranno all’avanzamento dell’Unione appunto economica e monetaria (si parla in particolare di unione fiscale). I cinque satrapi, ricordiamo non eletti direttamente dai cittadini europei, si rifanno dunque alla linea di pensiero della scuola di Chicago e più in generale al liberismo americano, secondo cui la stabilizzazione monetaria e fiscale porteranno come conseguenza prosperità sociale. Un assunto smentito a più riprese dalla storia.

La stabilità fiscale e il controllo dell’inflazione non hanno alcun effetto positivo sull’occupazione e sulla produzione di beni reali. L’unica cosa che possono stimolare sono le speculazioni finanziarie e dunque aumentare il flusso di denaro riversato nel settore dell’economia irreale, quella che non crea né lavoro né ricchezza tangibile. Tale documento si inserisce dunque nella strategia che porterà l’Europa alla firma del disgraziato TTIP con gli Stati Uniti.  

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Di Redazione Elzeviro.eu

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