Tsipras vince grazie ad una manipolazione mediatica

Perché Tsipras ha di nuovo vinto le elezioni?

E’ un quesito di fondamentale importanza per comprendere le astruse dinamiche psico-sociologiche che animano una massa si elettori nell’epoca contemporanea. Come può un uomo che ha oggettivamente fatto l’esatto opposto di quanto promesso in campagna elettorale ricevere nuovamente la fiducia dei greci.

Alle balle di Tsipras, che noi abbiamo già elencato in maniera completa, non può essere nemmeno paragonato “il milione di posti di lavoro” promesso da Berlusconi. Tsipras ne ha dette veramente tante, troppo per essere rieletto con una maggioranza schiacciante. Dunque com’è possibile tutto ciò?

La risposta sta nel potere assoluto dei media nella società contemporanea. La gente comune, infatti, non avendo tempo materiale per forgiare una propria opinione tende ad assimilarla a quella della pensiero comune, ovvero quella espressa sulle televisioni nazionali e i giornali di maggiore tiratura. Ebbene ciò che emerge dalle televisioni nazionali greche e dai loro principali organi di stampa è questo ritratto: Tsipras aveva promesso solo una rinegoziazione del debito e ha lottato come un leone per ottenerla e alla fine è riuscito comunque a dilazionare il pagamento.

Questo concetto, falso nei contenuti, è stato peraltro espresso sulle pagine della rivista radical chic “Internazionale” per penna di Bernard Guetta. In un nostro vecchio articolo potere rileggere voi stessi i 40 punti del programma di Syriza e osservare come nulla sia stato rispettato. I greci sono così cascati nella trappola del martire, colui che ha tentato di tutto, pure un Referendum (inutile), per tenere a freno i tentacoli della Troika. Inoltre tra i partiti greci non vi è nessun altro, se non Alba Dorata, che auspica una totale uscita all’eurozona. Peccato che i principali esponenti di Alba Dorata siano stati messi in carcere, ma nonostante questo il partito continua ad ottenere un forte 7%. Tsipras ha vinto grazie ai media, ora però come potranno coprire le nefandezze di cui il suo governo si renderà colpevole?